Brutto inconveniente per 2K, una delle compagnie più in vista dell’industria dei videogiochi. Nei giorni scorsi, infatti, gli account social ufficiali avevano visto la pubblicazione di alcuni post con contenuti razzisti e sessiti, che avevano indignato i videogiocatori e tutte le persone che vi erano entrate in contatto.
È così venuto fuori che gli account erano stati hackerati e che qualche annoiata pirata informatico aveva deciso di servirsene poi per pubblicare quei post, attirando le critiche su 2K.
Per questo, rientrata in possesso dei suoi profili, la compagnia ha deciso di pubblicare un tweet di scuse, spiegando l’accaduto per far comprendere ai suoi fan che gli odiosi post non erano stati da lei pubblicati.
Tra gli account violati rientravano quelli di Borderlands, di WWE 2K20 e anche quello effettivo di 2K, da cui parte ora il tweet di scuse.
Social media accounts across the 2K label were compromised early Friday evening. Unfortunately, offensive material was posted that does not reflect the values of 2K or our partners. We condemn these posts and apologize to everyone offended by the content.
— 2K (@2K) November 16, 2019
2K ha spiegato che «sappiamo che i social media dell’etichetta 2K sono stati compressi e che sono state pubblicate delle cose offensive che non riflettono né i nostri valori né quelli dei nostri partner. Stiamo lavorando per risolvere la questione il prima possibile.»
Ora che 2K ha riguadagnato il controllo e rimosso i post, dopo la violazione di venerdì mattina, aggiunge che «condanniamo il contenuto di questi post e offriamo le nostre scuse a tutti coloro che ne sono stati offesi.»
Purtroppo, non è la prima volta che capita: altri annoiati si erano infatti divertiti ad hackerare i profili dei dipendenti di Electronic Arts, anche se in quel caso ci fu l’intento specifico di utilizzarli per manifestare supporto a un ex giocatore professionista di FIFA.
Fonte: PC Games Insider