Risale ormai a qualche tempo fa la notizia dello sbocciato amore tra Kojima Productions e Guerrilla Games. Da quando il nuovo team di Hideo Kojima è entrato sotto l’ala protettrice di Sony, infatti, ha avuto modo di confrontarsi con gli studi first-party della compagnia giapponese, compreso il team olandese autore di Horizon: Zero Dawn.
Proprio il confronto con Guerrilla ha consentito a Kojima e compagni di mettere le mani sul progetto che sarebbe poi diventato Decima Engine, ossia l’engine che muoverà l’atteso Death Stranding. Ma come sono i rapporti tra le due compagnie? A parlarne, nel corso di un’intervista, è stato Michiel van der Leeuw, technical director presso la software house olandese.
La distanza non conta per Guerrilla Games e Kojima Productions
Secondo quanto dichiarato dallo sviluppatore, è davvero sorprendente quanto Guerrilla Games e Kojima Productions abbiano scoperto di andare d’accordo. Le due compagnie non sono affatto divise dalla distanza che passa tra Tokyo e Amsterdam:
Abbiamo dato a Kojima Productions l’engine, come una prova dei buoni comportamenti di chi ha la cittadinanza di Sony! Avevano perso tutte le loro tecnologie, sarebbe stato davvero brutto non condividere con loro, ma non ci aspettavamo di trovare questa affinità con uno studio che si trova dall’altra parte del pianeta.
La collaborazione tra i due team, secondo Van der Leeuw, è molto intensa e addirittura si sentirebbero giornalmente per aggiornarsi sui rispettivi lavori.
Secondo lo sviluppatore, ci sono comunque anche delle differenze tra le due software house, per quanto esse vadano d’accordo, come ad esempio nel loro approccio allo sviluppo e alla realizzazione dei videogiochi:
Abbiamo delle priorità simili. Ad esempio, quanto a lungo iterare, come mantenere pulito il codice, a cosa dare la priorità in materia di efficienza, in che ordine dovrebbero andare gli elementi di gameplay. In altre cose, siamo anche molto differenti. Tanto per fare un esempio, loro pensano che il fotorealismo sia molto più importante di quanto invece non crediamo noi.
La fretta è cattiva consigliera
Mentre ha trovato il suo nuovo idillio con gli amici di Guerrilla Games, ai quali ha fatto recentemente visita, Hideo Kojima continua a lavorare sull’estremamente misterioso Death Stranding.
Il suo videogioco, che dovrebbe proporre qualcosa di nuovo (e a quanto pare di mai visto prima, secondo le testimonianze di alcuni membri del cast che si sono dichiarati sorpresi) al genere dei giochi d’azione e d’avventura, ci porrà nei panni di Sam Porter Bridges (Norman Reedus), alle prese con un mondo non meglio definito che lo espone, per fare delle consegne che sono parte del suo lavoro, a rischi altrettanto non meglio definiti.
Secondo voci piuttosto insistenti, Death Stranding potrebbe vedere la luce entro il 2019 ed è atteso esclusivamente su PlayStation 4. Quanto mancherà ancora, prima di vedere in che modo Kojima Productions è riuscita a trasmettere il suo tocco a Decima Engine di Guerrilla Games? Difficile rispondere, ma Kojima ci ha insegnato meglio di tutti, negli anni, che le cose ben fatte richiedono tempo, quindi mettiamoci comodi.
Fonte: Metal Gear Informer