Take-Two Interactive ha dichiarato guerra al mercato nero di asset virtuali, puntando i riflettori sul controverso sito PlayerAuctions.
La casa produttrice di Grand Theft Auto 5 (che trovate su Amazon) ha intentato una causa legale contro l'azienda cinese proprietaria della piattaforma, accusandola di gestire un vero e proprio mercato clandestino dove vengono comprati e venduti illegalmente valute virtuali, oggetti e account di GTA Online.
Secondo i documenti depositati martedì presso un tribunale californiano, questa pratica non solo viola i termini di servizio del gioco, ma rappresenta una minaccia diretta all'ecosistema dell'esperienza multiplayer creata da Rockstar Games.
La causa legale mette in luce un'ironia particolare: mentre GTA permette ai giocatori di immergersi in un mondo criminale fittizio, PlayerAuctions avrebbe creato un'impresa illegale concreta nel mondo reale.
«Mentre GTA consente ai giocatori di sperimentare un mondo criminale immaginario, le entità dietro PlayerAuctions ne gestiscono uno vero», hanno dichiarato gli avvocati di Take-Two nei documenti ufficiali.
Take-Two Interactive ha minuziosamente documentato nel procedimento legale come funziona l'ecosistema di PlayerAuctions relativamente a GTA Online. La piattaforma ospita migliaia di annunci dove i venditori promuovono account modificati, "currency drops" e servizi di potenziamento account.
Gli account modificati vengono manipolati tramite hack per garantire livelli di gioco esorbitanti, enormi quantità di valuta virtuale e sbloccare contenuti normalmente ottenibili solo attraverso il gameplay o acquisti ufficiali. I "money drips" rappresentano invece un sistema in cui il venditore genera enormi quantità di denaro in-game per poi trasferirle ad altri giocatori.
Secondo le stime di Take-Two Interactive, PlayerAuctions genera profitti annuali per milioni di dollari attraverso queste transazioni non autorizzate. La piattaforma trattiene almeno il 12,99% in commissioni su ogni vendita, con un giro d'affari complessivo che potrebbe raggiungere decine di milioni o addirittura oltre i 100 milioni di dollari.
Take-Two sottolinea nella causa che non è solo questione di denaro, ma di integrità dell'esperienza di gioco.
L'accusa principale contro PlayerAuctions è infatti duplice: da un lato, l'intenzionale violazione dei termini di servizio; dall'altro, l'infrazione di copyright e marchi registrati, in quanto la piattaforma utilizza immagini e terminologia di GTA per pubblicizzare i beni venduti.
Speriamo solo che con il "nuovo" GTA Online legato a GTA 6 questo tipo di problemi saranno rimossi alla radice.
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