GTA 6 è ormai atteso dal grande pubblico quasi come fosse un salvatore che rivoluzionerà l'industria videoludica, ma forse le aspettative di diversi fan dovrebbero iniziare a essere ridimensionate.
Dopo più di 10 anni dal lancio del quinto capitolo e diverse nuove versioni dedicate (come quella PS5, che trovate su Amazon) l'entusiasmo dei fan è in fin dei conti comprensibile, ma potrebbe portare ad alcune delusioni sul gioco completo vero e proprio.
A suggerire che forse sarebbe il caso di calare un tantino l'entusiasmo è Obbe Vermeij, ex technical director di Rockstar che ha lavorato ad alcuni dei più amati capitoli della serie, come ad esempio GTA IV, San Andreas e Vice City.
In un'intervista rilasciata al canale YouTube SanInPlay (via Tech4Gamers), l'ex Rockstar ha ammesso di essere rimasto particolarmente colpito dal primo trailer di GTA 6, sottolineando in particolar modo un momento in cui viene mostrata la spiaggia di Miami con tantissimi NPC.
Tuttavia, allo stesso tempo, invita i fan a fare attenzione e non aspettarsi un gioco che sia particolarmente rivoluzionario:
«Non credo che sarà profondamente diverso da GTA 5. Credo che le persone potrebbero restarne un po' deluse».
I commenti di Vermeij si riferiscono ovviamente alle reazioni di una buona parte della community, che si aspetta da GTA 6 un titolo in grado di settare nuovi standard per ogni possibile genere videoludico.
La speranza è che si riveli ovviamente un prodotto di eccelsa qualità, ma è chiaro che cercherà di seguire lo stesso esempio del suo predecessore, probabilmente senza allontanarsi troppo dalla strada già battuta in precedenza.
E considerati i record di vendita che il quinto capitolo continua a ottenere, non è difficile capire perché l'ex technical director la pensi in questo modo.
In ogni caso, l'entusiasmo per GTA 6 è alle stelle: lo studio head parla addirittura di creare il futuro dei videogiochi, consapevole dell'incredibile attenzione riservata allo studio.
Del resto, anche altri sviluppatori stanno monitorando l'attenzione per prepararsi a sfruttare la scia di entusiasmo a loro vantaggio, come ammesso ad esempio da Ubisoft.