Nell'universo dei videogiochi esistono storie di "cosa sarebbe potuto essere" che continuano ad affascinare gli appassionati anche a distanza di decenni.
Una di queste riguarda la prematura scomparsa del SEGA Dreamcast e la sua mancata opportunità di ospitare quello che sarebbe diventato uno dei titoli più rivoluzionari della storia videoludica: Grand Theft Auto III.
Mentre la console SEGA veniva sconfitta dalla concorrenza di PlayStation 2, Xbox e GameCube, un gruppo di sviluppatori indipendenti ha deciso di riscrivere questa storia, realizzando ciò che il tempo e le circostanze commerciali avevano impedito più di vent'anni fa: portare GTA III (che trovate anche su Amazon) sulla leggendaria console bianca.
Il team di sviluppatori guidato da Falco Girgis non solo ha rilasciato una prima build giocabile di GTA III per Dreamcast alla fine dello scorso anno, ma continua a perfezionarla nonostante stia già lavorando al porting di Vice City sulla stessa piattaforma.
L'impegno di questi appassionati dimostra quanto sia ancora vivo l'amore per una console che, secondo molti, ha lasciato il mercato troppo presto.
Il primo prototipo giocabile presentava evidenti limiti tecnici: un framerate instabile e una grafica ricca di spigoli vivi che tradivano le difficoltà di adattamento. Ma la recente anteprima condivisa da Girgis su X mostra progressi sorprendenti: il gioco gira ora molto più fluido, con un caricamento delle texture più efficiente e un mondo di gioco visibilmente più popolato.
Ciò che impressiona di questo progetto non è solo il risultato visibile, ma il lavoro di ingegneria software che lo ha reso possibile. Girgis ha spiegato che questa versione del gioco "sarebbe stata in precedenza una presentazione di diapositive" a causa delle limitazioni hardware.
È interessante notare come il destino di GTA III sia stato legato a scelte commerciali più che tecniche. Rockstar Games aveva inizialmente previsto una versione per Dreamcast, optando poi per PlayStation 2 per ragioni di mercato – decisione che si rivelò assolutamente corretta dal punto di vista commerciale.
A proposito di versioni alternative di GTA III, un ex sviluppatore di Rockstar ha recentemente rivelato che il gioco originariamente prevedeva l'ottenimento di un livello di ricercato anche solo per aver bruciato un semaforo rosso.
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