A partire dal prossimo mese l’Iran subirà una manovra di censura del web identica a quanto già accaduto in Corea del Nord nel 2000. A dare l’annuncio è stato il ministro delle comunicazioni Teza Taqipour. Il programma ha l’intento di bloccare tutte le connessioni dallo Stato verso il resto del mondo, istituendo una Intranet locale sul territorio nazionale, che sarà di fatto l’unica rete a cui sarà possibile connettersi a partire da settembre in Iran. A detta del ministro si tratta di soluzioni drastiche ma necessarie per salvaguardare il Paese da un web definito pericoloso e inaffidabile nei periodi di crisi. La frase è un ovvio riferimento ai movimenti della primavera araba, organizzati e fomentati attraverso l’uso di social network come Facebook e Twitter.