La trasposizione televisiva di God of War, celebre saga videoludica di PlayStation, sta prendendo finalmente forma concreta dopo anni di incertezze e false partenze.
Amazon ha rilanciato il progetto con un'ambiziosa doppia stagione già approvata, affidando le redini della produzione a Ronald D. Moore, figura leggendaria della televisione americana noto soprattutto per il suo lavoro su Star Trek e Outlander.
Nonostante Moore abbia ammesso candidamente di non essere un videogiocatore e di aver trovato difficoltà persino a prendere in mano un controller moderno, la sua esperienza nel creare mondi complessi e personaggi stratificati rappresenta una garanzia per i fan preoccupati del destino di questa trasposizione.
In una recente intervista via podcast, Ronald D. Moore ha rivelato dettagli interessanti sul suo coinvolgimento nel progetto God of War.
Lo sceneggiatore ha confessato di essere attualmente immerso nella scrittura della serie, ma con una particolarità che potrebbe inizialmente allarmare i fan più puristi: non ha mai giocato veramente alla saga.
«Ho provato ad approcciarmi al gioco,» ha spiegato Moore, «ma sono cresciuto con i cabinati arcade e non riesco proprio a destreggiarmi con i controller moderni.»
Questa ammissione potrebbe far storcere il naso agli appassionati della saga, ma va considerato che l'adattamento di un'opera da un medium all'altro richiede sensibilità specifiche che non necessariamente coincidono con l'esperienza diretta di gioco.
Ciò che conta maggiormente è la comprensione dei temi, dei personaggi e del tono emotivo che ha reso God of War un fenomeno culturale.
La carriera di Ronald D. Moore parla da sé. Con decenni di esperienza nella scrittura per serie TV di successo, il suo portfolio include titoli che hanno ridefinito i rispettivi generi.
La sua capacità di gestire narrazioni epiche in Star Trek e la profondità emotiva dimostrata in Outlander suggeriscono che, nonostante la scarsa familiarità con il controller, Moore possiede gli strumenti creativi necessari per tradurre l'intensità di God of War in formato televisivo.
Secondo le informazioni trapelate finora, la serie TV si concentrerà principalmente sulla fase norrena della saga, seguendo le avventure di Kratos e suo figlio Atreus nei regni settentrionali.
La mitologia scandinava, con i suoi dei complessi e le sue creature leggendarie, offrirà il palcoscenico per questa nuova interpretazione della storia del gioco originale (che trovate su Amazon).
Non sembra che Moore intenda stravolgere questa impostazione, rispettando quindi l'arco narrativo che ha rivitalizzato il franchise videoludico nel 2018.
Insomma, se lo sceneggiatore riuscirà a catturare l'essenza emotiva della storia di redenzione di Kratos, la sua mancanza di esperienza diretta con il videogioco potrebbe rivelarsi irrilevante o addirittura vantaggiosa, offrendo una prospettiva fresca su un materiale già amato.