God of War Ragnarok, l’ultima avventura di Kratos e Atreus, è uscita ormai da svariati mesi, sebbene a quanto pare è il momento di guardare al futuro.
Il sequel del classico PlayStation uscito nel 2018 (che trovate anche su Amazon a prezzo niente male) è infatti disponibile su console PlayStation 4 e 5, chiudendo di fatto la saga del Dio della Guerra.
Nella nostra recensione del gioco vi abbiamo infatti spiegato che «Ragnarok è la prorompente evoluzione del capitolo precedente, in grado di migliorare a tutto tondo ogni caratteristica di gioco fino a potenziarla in maniera grandiosa e inappuntabile.»
Ora, mentre da poco sono emerse nuove informazioni circa l’idea originale relativa al destino di Kratos alla fine della sua avventura, a parlare è adesso l'attore che interpreta Atreus.
Come riportato da PlayStation Lifestyle, Sunny Suljic ha espresso la speranza che il personaggio di Atreus diventi centrale nella serie di GOW, in futuro.
Del resto, il personaggio è sicuramente stato maggiormente protagonista in God of War Ragnarok, sebbene sia rimasto sempre all'ombra di suo padre.
Parlando con The Gamer ai recenti BAFTA Games Awards, Suljic ha detto che ci sono «così tante strade» da esplorare in God of War per quanto riguarda Atreus.
L'attore ha riconosciuto che il team narrativo di Santa Monica Studio ha buone idee sul futuro del personaggio, ma personalmente spera di vedere il personaggio «crescere fino a diventare un uomo».
«Ho avuto l'opportunità di crescere con il personaggio, quindi sento di potermici rivedere molto, sento che stiamo sviluppandoci entrambi allo stesso tempo», ha spiegato Suljic. Staremo a vedere se ciò si tradurrà in un capitolo dedicato interamente ad Atreus.
Ricordiamo che alcuni mesi fa Cory Barlog potrebbe aver confermato lo sviluppo di un sequel di Ragnarok, anticipando anche uno dei temi della storia.
Ma non solo: God of War diventerà una serie TV prodotta da Amazon Prime Video, andando così ad aggiungersi alla mole di progetti destinati al piccolo schermo.
Infine, ricordiamo che il gioco ha da poco toccato la cifra delle 11 milioni di copie vendute, che poco non è a dire il vero.