Viviamo davvero nell'epoca in cui esiste Goat Simulator Remastered e, a partire dal 7 novembre, potremmo giocare la versione rivista e corretta di una tech demo pubblicata quasi per scherzo e diventata un prodotto campione d'incassi.
Annunciato per la prima volta ad agosto durante la Summer Game Fest 2024, Goat Simulator Remastered rievoca per qualche motivo uno dei casi più importanti della storia dei videogiochi, nel bene e nel male. Con tanto di terzo capitolo (lo trovate su Amazon) annunciato a casaccio senza che esistesse un sequel.
Goat Simulator Remastered arriverà su PlayStation 5, Xbox Series, e PC (via Steam, Epic Games Store, e Microsoft Store) il 7 novembre, come annunciato da Coffee Stain Publishing e dagli sviluppatori Coffee Stain Studios, Coffee Stain North, e Deep Silver FISHLABS.
«Goat Simulator Remastered rappresenta l'ultima frontiera della tecnologia di simulazione delle capre», spiega il team di sviluppo nel raccontare nuovamente il folle progetto (tramite Gematsu).
Il titolo torna, "più bello che mai", con grafica aggiornata, e tutti i bug che hanno reso l'esperienza originale folle com'era. Questa nuova versione contiene tutti i contenuti scaricabili usciti negli anni, il tutto con la bellezza di una rimessa a nuovo totale.
Gli sviluppatori non hanno perso neanche la loro verve originale, perché hanno voluto commentare il lancio del gioco con una nota abbastanza surreale:
«Goat Simulator Remastered è un gioco completamente stupido e lo è sempre stato da quando abbiamo inventato la simulazione delle capre più di 10 anni fa. Lo abbiamo già detto in passato, ma dovreste assolutamente spendere i vostri soldi per qualcos'altro, come un bel cappello, una pila di mattoni, o magari mettere insieme i soldi con i vostri amici e comprare una capra vera.»
La buona notizia è che, se non altro, gli utenti Game Pass potranno giocarlo gratis visto che Goat Simulator Remastered è nel catalogo del servizio in abbonamento.
Parlando di Game Pass, i giochi di ottobre continuano ad arrivare con una certa regolarità: ecco l'ultimo.