Horizon: Zero Dawn
è indubbiamente uno dei giochi più attesi dagli utenti PlayStation 4, che avranno tra le mani la nuova fatica di Guerrilla Games nel corso di quest’anno. Proprio l’executive producer del gioco, Mark Norris, ha rilasciato alcune dichiarazioni, parlando della nascita e dell’evoluzione del progetto.
In origine, infatti, il gioco doveva essere un FPS, e come sappiamo oggi ci troviamo innanzi ad un action RPG open world in terza persona.“Praticamente, abbiamo fatto un bando per tutta Guerrilla. Una cosa che davvero li caratterizza, è che gli olandesi sono incredibilmente democratici, vogliono che senti che la voce di tutti conti, che l’opinione di tutti viene tenuta in considerazione”
ha raccontato Norris. “Quindi ogni singola persona, dalle segretarie ai nuovi arrivati, arrivando a producer e director, può proporre una sua idea per un gioco. Non tutti volevano creare un gioco in terza persona, o volevano un open world, o volevano un racing game. Abbiamo preso in considerazione tutte queste idee che arrivavano, e quando abbiamo visto arrivare Horizon: Zero Dawn, sapevamo che era quello giusto. Per noi era davvero ovvio che fosse un progetto fantastico e sconvolgente, ed era quello su cui dovevamo puntare.”“Il bando non voleva trovare un individuo con un’idea brillante, perché quello non è il modo creativo in cui si fa un gioco. Il gioco si fa in modo creativo con un team. Proprio come per i film, dove si trovano attore, producer e regista e le persone dicono “oh, guarda, queste tre persone hanno fatto il film!”, mentre in realtà nei titoli di coda poi trovi centinaia di nomi. Horizon: Zero Dawn è fatto allo stesso modo. Non è che ci sia una singola persona che ha avuto l’idea di farlo” ha raccontato il producer.“L’idea si è evoluta col passare del tempo, passando per gli art director, i manager dello studio, i producer, i director, i dirigenti e tutti gli altri membri dello studio. Tutti, in qualche modo, hanno dato il loro contributo per il gioco. Non potrei dire che il gioco sia stato realizzato da questa persona, o che questa idea sia di quest’altra persona, perché non fa parte della visione di Guerrilla.”
Per tutti i dettagli su Horizon: Zero Dawn, vi rimandiamo ovviamente ai nostri approfondimenti dedicati, ricordandovi di rimanere sulle nostre pagine per non perdere le future novità.
In origine, infatti, il gioco doveva essere un FPS, e come sappiamo oggi ci troviamo innanzi ad un action RPG open world in terza persona.“Praticamente, abbiamo fatto un bando per tutta Guerrilla. Una cosa che davvero li caratterizza, è che gli olandesi sono incredibilmente democratici, vogliono che senti che la voce di tutti conti, che l’opinione di tutti viene tenuta in considerazione”
ha raccontato Norris. “Quindi ogni singola persona, dalle segretarie ai nuovi arrivati, arrivando a producer e director, può proporre una sua idea per un gioco. Non tutti volevano creare un gioco in terza persona, o volevano un open world, o volevano un racing game. Abbiamo preso in considerazione tutte queste idee che arrivavano, e quando abbiamo visto arrivare Horizon: Zero Dawn, sapevamo che era quello giusto. Per noi era davvero ovvio che fosse un progetto fantastico e sconvolgente, ed era quello su cui dovevamo puntare.”“Il bando non voleva trovare un individuo con un’idea brillante, perché quello non è il modo creativo in cui si fa un gioco. Il gioco si fa in modo creativo con un team. Proprio come per i film, dove si trovano attore, producer e regista e le persone dicono “oh, guarda, queste tre persone hanno fatto il film!”, mentre in realtà nei titoli di coda poi trovi centinaia di nomi. Horizon: Zero Dawn è fatto allo stesso modo. Non è che ci sia una singola persona che ha avuto l’idea di farlo” ha raccontato il producer.“L’idea si è evoluta col passare del tempo, passando per gli art director, i manager dello studio, i producer, i director, i dirigenti e tutti gli altri membri dello studio. Tutti, in qualche modo, hanno dato il loro contributo per il gioco. Non potrei dire che il gioco sia stato realizzato da questa persona, o che questa idea sia di quest’altra persona, perché non fa parte della visione di Guerrilla.”