Gli scioperi nel mondo dei videogiochi potrebbero non essere finiti

Le discussioni sul contratto tra la corporazione e le principali aziende di videogiochi di tutto il mondo si sono arenate: nuovo sciopero in vista.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Se pensavate che lo sciopero della SAG-AFTRA fosse una cosa ormai passata, abbiamo una notizia non proprio piacevole che lascerebbe intendere il contrario.

Lo scorso anno, lo sciopero ha già causato conseguenze per la produzione di uno degli adattamenti videoludici più attesi, ossia la seconda stagione di The Last of Us.

Questa non poteva infatti prendere il via fino a quando non si sarebbero concluse le proteste.

Ora, nonostante in molti erano certi che i tumulti fossero alle spalle, Variety ha riferito che le discussioni sul contratto tra le principali aziende di videogiochi di tutto il mondo si sono arenate e che, se non verranno compiuti sforzi significativi per raggiungere un accordo, potrebbe essere nuovamente indetto uno sciopero.

Il motivo è - ovviamente - ancora una volta legato all'utilizzo dell'intelligenza artificiale.

Si dice che i membri della SAG-AFTRA abbiano forti opinioni sul modo in cui l'IA viene gestita e utilizzata nel settore del gaming, e che molti membri spingano per un divieto assoluto di questa tecnologia nell'industria.

Il direttore esecutivo nazionale della SAG-AFTRA, Duncan Crabtree-Ireland, si rende conto che è altamente improbabile che ciò accada, ma afferma anche che se non verranno messe in atto linee guida e protezioni, si verificherà uno sciopero.

Questo significa che gli attori e i doppiatori non presteranno il loro talento al settore dei videogiochi fino a quando lo sciopero non verrà revocato.

Quando gli è stata chiesta la probabilità di uno sciopero, Crabtree-Ireland ha aggiunto: «50-50, o più probabilmente sciopereremo nelle prossime quattro-sei settimane a causa della nostra incapacità di superare questi problemi».

E ha continuato: «Vogliamo assicurarci che l'implementazione sia incentrata sull'uomo e si concentri sull'aumento [della produzione], non sulla sostituzione delle persone».

Stiamo assistendo a un crescente utilizzo del lavoro dell'IA nel settore del gaming (basti pensare alla scellerata scelta di Electronic Arts), quindi non è una grande sorpresa sentire che la SAG-AFTRA vuole proteggere i propri membri per il prossimo futuro.

Ovviamente, dal canto nostro non possiamo che essere d'accordo con le basi della protesta. Staremo a vedere come evolverà la vicenda.

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