È stato un 2022 abbastanza particolare per Square Enix: il celebre publisher giapponese, infatti, nel corso dell'anno ha fissato alcuni appuntamenti importanti per il 2023 – pensiamo a Final Fantasy XVI – ha avuto alcune cocenti delusioni (una su tutte, Babylon's Fall) e ha deciso di cedere le sue IP occidentali, come Tomb Raider, vendendole in blocco a Embracer Group, comprese di software house.
Alla luce di tutte queste manovre, i numeri del report ufficiale dell'anno fiscale iniziato il 1 aprile ci rivelano che gli ultimi nove mesi della compagnia non sono stati esaltanti, dato che nonostante i nuovi lanci il segmento dei videogiochi in HD (ossia i giochi domestici) ha registrato un -11,3% rispetto all'anno precedente.
Le vendite nette, scrive nel report ufficiale Square Enix, hanno portato vendite nette per 255,6 miliardi di Yen (circa $1,9 miliardi), con un -6,6% anno su anno. I profitti, in compenso, sono cresciuti del +16,3% anno su anno ($353 milioni), mentre il solo settore delle vendite nette dell'intrattenimento digitale ha messo insieme $1,4 miliardi, con un -13%.
In merito ai giochi in HD, Square Enix scrive che «non hanno raggiunto il livello dell'anno precedente, nonostante la release di numerosi nuovi titoli». Il periodo include, in effetti, parecchie uscite, come Outriders: Worldslayer, Live a Live, Valkyrie Elysium, Star Ocean: The Divine Force, Crisis Core: Final Fantasy VII Reunion.
Non c'è stata, certo, la release di un episodio principale della saga Final Fantasy (negli anni precedenti c'era stato FFVII Remake e subito dopo la versione next-gen e PC). In compenso, Final Fantasy XIV e Dragon Quest X (anche se l'anno precedente c'era stata l'espansione Endwalker a fare da trascinatrice, ndr) hanno tentato comunque di fare la parte del leone sul fronte degli incassi costanti da MMO, mentre su mobile e browser «i nuovi giochi non sono riusciti a superare le performance deboli di quelli già esistenti».
Un dato che sicuramente sarà interessante per i nostri lettori amanti del collezionismo: Square Enix evidenzia che nel terzo quarto dell'anno fiscale 2023, dei 184,3 miliardi di Yen totali incassati dal digital entertainment, ben 162,5 miliardi di yen venivano da vendite di prodotti digitali, solo 21,8 miliardi da contenuti in formato fisico.
Interessante anche la distribuzione regionale delle vendite di Square Enix, che vanno sempre per la maggiore in Nord America e in Europa, seguite poi dal Giappone e dal resto dell'Asia. Un dato importante, considerando la recente mossa della compagnia di staccarsi dai suoi team occidentali per puntare di più sugli studi interni nipponici.
Vedremo come si muoverà Square Enix nel corso di quest'anno, che per ora ha aperto con il lancio di Forspoken (che trovate su Amazon). Il nostro Silvio Mazzitelli ha analizzato il gioco per voi, ma sappiamo che è un videogioco che ha fatto registrare parecchi alti e bassi sul fronte della critica – e che farà parte dei dati di chiusura dell'anno fiscale, con l'ultimo quarto che terminerà il 31 marzo prossimo.
Anche per il 2023, abbiamo avuto la lettera di inizio anno del presidente, ma i suoi ennesimi rimandi alla necessità di fondere videogiochi e blockchain hanno creato qualche perplessità tra gli appassionati.