Gli autori di Silent Hill 2 Remake ammettono: «Abbiamo fatto giochi di m***a»

Dopo il successo ottenuto con il remake di Silent Hill 2, Bloober Team ammette che molte delle sue precedenti produzioni non erano... all'altezza.

Immagine di Gli autori di Silent Hill 2 Remake ammettono: «Abbiamo fatto giochi di m***a»
Avatar

a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Quando venne annunciata una partnership tra Konami e Bloober Team per il remake di Silent Hill 2, molti fan erano come minimo dubbiosi sul risultato qualitativo finale: il team polacco, per quanto fosse uno dei più emergenti, non aveva ancora realmente dimostrato di poter realizzare prodotti all'altezza di uno dei survival horror psicologici più amati.

Ma il team di sviluppo hanno saputo superare ogni più rosea aspettativa, realizzando un remake che dovrebbe essere recuperato da ogni appassionato, come vi ha spiegato in modo esaustivo il nostro Domenico Musicò nella recensione dedicata.

Bloober Team oggi vuole dimostrare che quello di Silent Hill 2 (che è finalmente tornato disponibile su Amazon) non è stato soltanto un caso, preparandosi a lanciare un nuovo ambizioso horror sul mercato.

In un'intervista rilasciata a GameSpot, il director e producer Jacek Zieba ha spiegato che la natura del team di sviluppo è interamente dedicata ai giochi horror: hanno costruito un team di appassionati del genere e, per questo motivo, è difficile immaginare che possano dedicarsi ad altro.

Ma come assicurarsi che non vengano fatti prodotti di scarsa qualità, come accaduto in passato e prima di Silent Hill 2 Remake? Con un po' di sana "mea culpa", ovviamente.

Zieba spiega infatti che il team è più che consapevole di non aver realizzato prodotti all'altezza, anche se le sue parole sono state decisamente più forti:

«Vogliamo trovare la nostra nicchia, e crediamo di averla trovata — adesso cerchiamo solo di evolverci insieme ad essa.

[...] Il modo in cui ciò accade è complesso, ma in un certo senso avviene in maniera organica: con Layers of Fear [2016], per esempio, le persone nello studio dicevano cose del tipo "Okay, abbiamo fatto giochi di m***a in passato, ma possiamo evolverci"».

Difficile vedere un team di sviluppo così onesto nell'ammettere che i propri precedenti titoli effettivamente non hanno avuto... un livello qualitativo eccelso, diciamo così.

Ma l'autocritica, la voglia di migliorare e di rimettersi in gioco hanno permesso a Bloober Team di adattare in maniera eccellente un capolavoro, rendendolo uno dei team più promettenti da tenere d'occhio nel prossimo futuro.

Che potrebbe includere ulteriori capitoli di Silent Hill: gli autori non escludono di poter avviare nuove collaborazioni con Konami.

Leggi altri articoli