Il 10 ottobre è la Giornata Mondiale della Salute Mentale e sappiamo che, mentre veniamo sempre e giustamente incoraggiati a prenderci cura della nostra salute fisica, ci sono ancora tante stigmatizzazioni che circondano invece la cura della salute mentale.
Anche nell'universo dei videogiochi, però, questo è un aspetto di estrema importanza. In occasione di questa data, su PlayStation Blog è apparso un interessante post in cui ad avere la parola è stato Luke Mears, online safety manager di Sony Interactive Entertainment, che ha spiegato l'importanza del suo lavoro e in che modo sia necessario lavorare per fare in modo che una community videoludica sia uno spazio sicuro e accogliente per tutte le persone appassionate.
«Quando si tratta di sicurezza online, questo è più di un semplice lavoro. È la nostra missione. Siamo determinati a creare un ambiente online positivo per tutti i nostri giocatori, un rifugio sicuro dove i giocatori possano divertirsi senza temere molestie o bullismo» ha spiegato Mears nella sua riflessione.
Questo richiede, certo, interventi sempre tempestivi: bisogna fare in modo che i toni delle discussioni non si accendano, che i contenuti offensivi siano rimossi, che ci siano provvedimenti contro i giocatori che non rispettano le linee di moderazione.
«Nell'ultimo decennio sono cambiate molte cose» ha continuato Mears. Su Internet in generale c'è stato un «passaggio dai forum dedicati alle piattaforme di social network», mentre nel mondo dei videogiochi abbiamo visto soprattutto «il passaggio dalla chat testuale alla chat vocale».
«Ognuno di questi cambiamenti, o anche solo la naturale evoluzione del modo in cui interagiamo con gli altri online, porta con sé sfide diverse per quanto riguarda la sicurezza online».
«L'implementazione della segnalazione delle chat vocali, che consente ai giocatori di segnalare le chat vocali offensive attraverso il nostro sistema, ne è un ottimo esempio. È importante disporre di misure per affrontare i casi in cui i giocatori si trovano a disagio e spero che, grazie a queste azioni, le persone riescano a non avere paura di essere se stesse».
La speranza è sempre quella che, attraverso la moderazione, si possa riuscire a far capire qual è il modo corretto e costruttivo di comportarsi:
«La maggior parte dei contenuti che gestiamo sono di scarso rilievo. Tuttavia, è incredibilmente appagante avere un impatto positivo sulla vita delle persone.
Penso che le persone non siano intrinsecamente scortesi. Probabilmente stanno solo avendo una brutta giornata e elaborano i loro sentimenti negativi in maniera tale da far soffrire anche gli altri. Spero che, grazie alle misure che adottiamo e all'educazione che forniamo, scoprano modi più sani di esprimere la loro frustrazione e di elaborare i propri sentimenti negativi».
In merito alla data odierna, Mears si è espresso con soddisfazione: «la Giornata mondiale della salute mentale è importante perché aiuta a sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema. Per me la salute mentale è una cosa seria quanto la salute fisica» ha sottolineato.
«Dovremmo esserne consapevoli come lo siamo dei nostri disturbi fisici. Credo che troppe persone non prestino abbastanza attenzione al proprio benessere mentale, e iniziative come la Giornata mondiale della salute mentale potrebbero fare la differenza».