GameStop è in crisi, la colpa è delle aziende perché "non ci sono giochi"

GameStop analizza la sua situazione e, in un recente comunicato, punta il dito contro le aziende ed i publisher che non fanno uscire giochi.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Il periodo di GameStop non è sicuramente dei migliori e, nella ricerca delle cause e possibili soluzioni, il colosso statunitense punta il dito anche contro aziende e publisher.

La nota azienda specializzata nella vendita di console, come Nintendo Switch (che trovate comunque su Amazon), e dei relativi videogiochi è stata tra l'altro protagonista di molte storie particolari negli anni.

Come nel recente furto che ha coinvolto una filiale statunitense e che, purtroppo, è costata il licenziamento di uno store manager.

L'azienda GameStop è in generale nei guai dal punto di vista finanziario e, mentre arrivano i primi licenziamenti di massa, emergono anche le analisi sull'andamento.

Come riporta Kotaku, tra le varie motivazioni che GameStop dichiara per le sue scarse vendite ci sono anche le aziende ed i publisher, in particolare le acquisizioni.

Se nel 2022 l'azienda è tornata ad essere profittevole dopo una lunga crisi, le aspettative sono comunque molto più alte rispetto alle vendite effettive.

Nel rapporto finanziario annuale dell'azienda per il 2022, pensato per gli investitori ovviamente, GameStop ha delineato alcuni degli ostacoli significativi, tra cui le aziende produttrici: non ci sarebbero abbastanza giochi in uscita sul mercato per poter incassare adeguatamente.

GameStop ha affermato che le vendite sono diminuite dell'1,4% nel 2022, rispetto al 2021. Il motivo citato nel rapporto è il periodo storico che non è costellato di troppi giochi, secondo l'azienda:

«Dipendiamo da produttori e publisher per fornire hardware, software ed elettronica di consumo per videogiochi in quantità sufficienti a soddisfare la domanda dei clienti. Il numero di nuovi software disponibili per la vendita è diminuito negli ultimi anni. Qualsiasi ritardo sostanziale nell'introduzione o nella consegna o allocazioni limitate di piattaforme hardware per titoli software potrebbe comportare una riduzione delle vendite.»

Oltre a questo, GameStop si rivela preoccupata per quello che potrebbe essere il risultato delle acquisizioni:

«Alcuni publisher che hanno storicamente pubblicato giochi compatibili con più piattaforme di gioco sono stati recentemente acquisiti dai produttori di console. Questo consolidamento potrebbe portare a un'ulteriore riduzione del numero di nuovi titoli software disponibili per la vendita in futuro.»

L'azienda si riferisce ovvimente a manovre come quella di Xbox e Activision Blizzard che, intanto, continua ad andare avanti con il suo percorso.

Nel frattempo la catena di negozi sarà protagonista di un nuovo film al cinema, incentrato sulla celeberrima vicenda di Wall Street.

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