Gamer? "Inutile": EA si schiera contro la definizione

Il termine "gamer" non è più appropriato secondo Electronic Arts.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Il mercato dei videogiochi è stato protagonista di una crescita costante e inarrestabile negli ultimi anni, al punto che c'è chi ritiene che il termine «gamer» non sia più appropriato per definire un fan del medium.

Tra questi c'è anche il grande publisher EA che ha deciso di prendere nettamente posizione sul tema, pochi giorni dopo aver svolto la conferenza in cui ha annunciato il revival della serie Dead Space.

Il titolo in questione sarà un remake del capitolo originale, che mira a restaurare anche contenuti tagliati dalla prima avventura horror sci-fi.

Il nuovo Dead Space rispetterà il primo capitolo, anche se proverà a tagliare quegli elementi che non hanno funzionato all'interno del gioco.

In un'intervista a AdWeek (via GameSpot), Elle McCarthy, la vice presidente del brand EA, ha dichiarato che il gaming ormai è diventato così comune al punto da aver reso il termine «gamer» obsoleto e inadatto ai tempi moderni.

Secondo McCarthy, il gaming non è più semplicemente un medium o un'industria, ma è «interattivo»: oggi è possibile interagire anche con temi di attuale modernità grazie ai giochi.

In particolare, secondo lei, la definizione è ormai considerabile «inutile» perché non esisterebbero più dei gamer veri e propri nel mercato:

«Spesso mi viene chiesto come possono i brand collaborare con il gaming o parlare con i gamer — ma i gamer non esistono e comprendere ciò è cruciale.

Sapevate che solo il 14% dei giocatori si identificano come gamer e che la percentuale arriva al solo 6% per le donne?».

Elle McCarthy sostiene che definire una persona un gamer equivalga al sottolineare che «una persona respiri aria o gli piaccia la musica»: il gaming sarebbe dunque diventato di uso talmente comune da non richiedere più l'utilizzo di questa definizione.

I videogiochi non sono più l'hobby di nicchia del passato, essendo ormai diventati di uso comune: secondo EA non ha dunque più senso dire che un utente sia un «gamer» o un videogiocatore, perché l'azienda considera ormai scontato come tutte le persone — o quasi — siano fan di almeno un videogioco.

In tal senso, uno dei brand più di successo per il mercato mainstream è sicuramente FIFA: abbiamo potuto provare l'ultimo capitolo su PS5 e le nuove caratteristiche next-gen.

Un titolo come il remake di Dead Space è invece dedicato ad una fascia d'utenza specifica e per questo si tratta di un prodotto molto rischioso, come vi abbiamo raccontato nel nostro speciale.

A proposito, sapevate che il trailer di questo nuovo titolo ha nascosto anche un omaggio dedicato al director dello storico primo capitolo?

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