Siamo abituati a leggerne e vederne di ogni relativamente a Fortnite, e anche in questo caso la sorpresa non è poca nel vedere un museo virtuale sull'Olocausto all'interno del battle royale.
L'immane tragedia è stata raccontata dai medium in tantissimi modi, più o meno allegorici come nel caso di Maus il capolavoro a fumetti (lo trovate su Amazon) di Art Spiegelman, e ora anche Fortnite darà il suo contributo.
Insieme ai crossover di ogni tipo, come quello con Futurama annunciato di recente, il battle royale può creare cose di ben altro spessore.
Grazie al lavoro dello sviluppatore Luc Bernard, director di The Light in the Darkness (un gioco su una famiglia ebrea in Francia che cerca di sfuggire all'Olocausto), che ha utilizzato la modalità creativa del battle royale di Epic Games per costruire un museo sull'Olocausto chiamato "Voices of the Forgotten", le voci di chi è stato dimenticato (tramite PC Gamer).
Considerato quanto sia spesso dimenticato questo momento storico terribile, e quanto sia importante ricordare, una iniziativa come questa è senz'altro ben gradita soprattutto perché rivolta ad una popolazione più giovane.
«L'80% degli americano non ha visitato un museo», dichiara Luc Bernard nel post in cui annuncia l'apertura del museo.
Il museo ha elementi interattivi e mostre su una vasta gamma di argomenti legati all'Olocausto, compresi alcuni che secondo Bernard sono stati trascurati in passato, come gli ebrei sefarditi in Nord Africa. Tra i personaggi ricordati dal museo c'è anche Abdol Hossein Sardari, un ambasciatore iraniano che ha usato la sua posizione per rilasciare migliaia di passaporti agli ebrei che cercavano di fuggire dalla Francia.
Quello di Luc Bernard è un intento nobile, che ha spiegato approfondendo:
«Rendere l'educazione sull'Olocausto accessibile a tutti in tutto il mondo è uno dei miei obiettivi. Sono anche consapevole che alcune organizzazioni potrebbero non capire quando iniziano a vedere gli avatar di Spider-Man che esplorano un Museo dell'Olocausto. Ma questo cambierà completamente l'educazione all'Olocausto, in termini di aule che non hanno il privilegio di essere nelle grandi città, perché ora possono visitare anche i musei.»
Il museo dell'Olocausto di Fortnite è stato approvato ma non ha ancora una data di uscita, ma speriamo che possa essere accompagnato da altre attività simili.
Tra l'altro il battle royale ha fatto di recente anche un altro passo in avanti, perché è stato riconosciuto come sport olimpico.