Fortnite: gli sviluppatori lavorano fino a 100 ore a settimana

Epic Games non smentisce e illustra le misure volte a risolvere il problema

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a cura di Paolo Sirio

Giusto poche ore fa
abbiamo parlato di crunch nel mondo dei videogiochi, una pratica che mette a dura prova i lavoratori in questo settore che sa essere magico e crudele allo stesso livello.

Da Polygon, adesso, arriva una nuova ricostruzione circa le condizioni lavorative dei dipendenti di Epic Games al lavoro sul successo di questa generazione, Fortnite.

Fonti interne allo studio hanno rivelato al portale americano che ci sarebbero persone che lavorerebbero addirittura fino a 100 ore alla settimana.

“Lavoro una media di 70 ore a settimana”, ha spiegato una fonte. “Probabilmente ci sono almeno 50 o addirittura altre 100 persone in Epic che lavorano tutte queste ore. Conosco gente che arriva anche a settimane di 100 ore”.

Epic non ha smentito questo genere di ricostruzione, confermando di stare ampliando l’organico per evitare che si ripetano in futuro, ora che è consapevole che il live service imbastito per il gioco, non previsto al lancio in dosi così massiccio, richiede uno staff di dimensioni superiori.

Si tratterebbe di “situazioni estreme” quelle delle 100 ore a settimana, “e in questi casi cerchiamo immediatamente di evitare in modo da evitare che si ripetano”.

“Abbiamo risposto a queste sfide facendo crescere sostanzialmente il team, migliorando il nostro processo di pianificazione, e sperimentando con gli approcci”.

Uno di questi richiederà d’ora in avanti la chiusura degli uffici due volte all’anno per due settimane, in estate e in inverno. Speriamo sia abbastanza per rendere il posto di lavoro migliore per quanti coinvolti.

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