La questione di Cyberpunk 2077 e della sua versione console sta indubbiamente tenendo banco nel mondo dei videogiochi e tra i videogiocatori, a causa di performance tutte da sistemare per cui CD Projekt RED si è scusata, mettendo anche le mani avanti per promettere ai consumatori insoddisfatti dei rimborsi, qualora non volessero aspettare le future patch.
Parliamo di una compagnia che, divenuta famosa davanti al grandissimo pubblico dopo The Witcher 3: Wild Hunt, aveva sempre cercato di fare dell'approccio votato al consumatore la sua filosofia, al punto che le edizioni fisiche dei suoi giochi contengono anche tanti piccoli memorabilia dedicati al gioco acquistato, senza esborsi aggiuntivi.
Questa fiducia e questo approccio votato al consumatore sono però venuti meno con Cyberpunk 2077, perché il fatto che il gioco non fosse stato mostrato (né fornito alla stampa) su PS4 e Xbox One prima del lancio è stato interpretato da molti giocatori come un tentativo di tenere nascoste le sue performance. Solo poche settimane fa, anzi, i piani alti di CD Projekt RED si erano detti sorpresi dalla resa del gioco sulle console più anziane – con delle dichiarazioni che oggi, col senno di poi, rappresentano ulteriore benzina sul fuoco.
Sulla questione si è espressa la celebre rivista Forbes, con un approfondimento in cui ha posto l'accento su quanto potrebbe costare caro ai polacchi essersi giocati la fiducia dei consumatori. Secondo la testata, in un articolo firmato dal senior contributor Dave Thier:
Il problema è ovvio: la compagnia sta chiedendo $60 per qualcosa che non funziona, e questa non è mai una mossa saggia. Ma, da quello che stiamo vedendo con le grandi vendite che sono già state registrate, CD Projekt RED non è affatto in crisi. Comunque, ha avuto un contraccolpo in Borsa – perché il publisher e lo sviluppatore hanno tradito la fiducia dei giocatori, e questa potrebbe essere una cosa molto costosa.
CD Projekt RED, Rockstar e la fiducia senza macchia
Secondo la riflessione di Forbes, infatti, per la casa polacca «la fiducia era, fino alla scorsa settimana, il possedimento più prezioso di CD Projekt RED». Un possedimento che ora sarebbe svanito, e che quindi non permetterà al futuro gioco di CDPR di godere di un successo ereditario: Cyberpunk 2077, infatti, ha avuto vendite importanti grazie alla qualità di The Witcher 3, scrive Forbes, mentre il gioco che verrà dopo questo (probabilmente, il multiplayer di Cyberpunk 2077 stesso) potrebbe essere guardato molto di traverso.
Come scritto da Forbes:
[La fiducia] era, fino alla scorsa settimana, il possedimento più prezioso di CD Projekt Red, quella reputazione senza macchia che ora, discutibilmente, è goduta solo da Rockstar Games.
Effettivamente, anche Rockstar vive una situazione simile a quella di CD Projekt, che ha recuperato le spese di produzione di Cyberpunk 2077 in un solo giorno grazie alla fiducia accumulata: all'uscita di ogni nuovo progetto di Rockstar Games, infatti, le aspettative sono alle stelle in virtù dei prodotti usciti in precedenza, ma è anche vero che diversi di questi (come Red Dead Redemption 2 su PC) hanno comunque innescato qua e là qualche polemica, al di là delle questioni più da dietro le quinte relative alle pratiche di crunch.
Come ai tempi di Assassin's Creed Unity?
Per Forbes, comunque, la situazione che CD Projekt sta vivendo ricorderebbe quella di Ubisoft con Assassin's Creed Unity e Assassin's Creed Syndicate. Come spiegato dalla testata:
Come porti a casa otto milioni di pre-ordini? Con la fiducia dei consumatori. Quegli otto milioni di persone credevano che CD Projekt avrebbe fatto uscire il gioco che pubblicizzava da anni, e che quel gioco sarebbe stato all'altezza dell'hype. O, sicuramente, credevano almeno che sarebbe girato bene sulla piattaforma scelta per comprarlo. Alcuni di quei consumatori – quelli con dei PC potenti – hanno avuto quell'esperienza, ma milioni di altri no.[...] Cyberpunk 2077 ha avuto tutti questi pre-ordini non per suo merito, ma per la fiducia che CD Projekt aveva costruito con The Witcher 3. Ma questo trucco non funzionerà la prossima volta. Probabilmente il prossimo gioco sarà il multiplayer di questo, e quando sarà lanciato il pubblico sarà molto scettico, anziché altamente acritico.
Abbiamo visto qualcosa di simile accadere con la serie Assassin's Creed: Unity venne sbeffeggiato per le sue performance, i suoi bug e il suo gameplay derivativo, ma alla fine vendette bene – almeno al lancio. Ubisoft subì il colpo l'anno dopo, quando lanciò Assassin's Creed Syndicate, essendosi giocata la fiducia del pubblico con Unity. Dopo quell'episodio, la compagnia dovette mettere in pausa la saga per un anno e riorganizzarla per riguadagnare la fiducia di cui aveva bisogno per andare avanti.
Il ragionamento, insomma, è molto chiaro, e secondo Forbes questa non è ovviamente la fine del mondo per CD Projekt RED: semplicemente, da qui in poi Cyberpunk 2077 sarà costretto a vendere bene stando sulle sue sole gambe – e così i futuri giochi della compagnia – perché la casa polacca avrebbe esaurito subito i crediti accumulati in anni di lavori apprezzabili, per via del lancio del gioco nelle attuali condizioni tecniche.
Cyberpunk 2077 è disponibile su PC, PS4, Xbox One e Google Stadia. Potete giocarci anche su PS5 e Xbox Series X|S, ma in retrocompatibilità. Per la nostra video recensione di quello che è un gioco di assoluto valore, ma funestato da una componente tecnica e dei porting assolutamente non all'altezza, fate riferimento a questo link.
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