For Honor punta sulla diversità piuttosto che sull'accuratezza storica

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

I colleghi della testata internazionale GameSpot hanno avuto modo di intervistare Jason VandenBerghe, pittoresco creative director di For Honor, gioco Ubisoft che mette di fronte samurai, vichinghi e cavalieri per farli battagliare. L’autore ha quindi voluto discutere della volontà del progetto di non essere storicamente accurato, con il team francese che punta invece sulla diversità. “Questo gioco riguarda voi. Quindi, che tipo di guerriero sei tu, no? Puoi cambiare perfino il colore della pelle del tuo Vichingo, ad esempio. Vuoi avere un vichingo nero? Accomodati. Dipende da chi sei tu, voglio che tu possa essere nel gioco. Io ad esempio utilizzo il guardiano donna. È il mio personaggio preferito, è grandiosa. Fin dal primo giorno, questo è stato il nostro valore di riferimento, lo abbiamo fatto già da un po'” ha parlato, in riferimento alla diversità dei personaggi giocabili.“La cosa strana è che, con tutte le nostre culture, non stiamo cercando di essere coerenti con la Storia. Vogliamo evocare la vostra fantasia nella Storia, no? Vogliamo concentrarci più sul ‘è così che avresti voluto che fosse’. Ecco, è questo che stiamo facendo, è una specie di Paese delle Meraviglie dei guerrieri.”

Per l’intervista completa dei colleghi, vi rimandiamo al link disponibile in calce alla nostra notizia. For Honor è atteso su PC, PS4 e Xbox One per il prossimo 14 febbraio.Rimanete con noi per qualsiasi altra novità in arrivo da Colonia.

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