Fondatore di Arkane contro Metacritic: «Incoraggia a creare giochi noiosi»

Raphael Colantonio ha lanciato una breve ma profonda riflessione su Metacritic, prendendo il caso di STALKER 2 a esempio.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Metacritic è diventato centrale nel mondo dei videogiochi, nel bene e nel male, soprattutto per sviluppatori e publisher che basano anche politiche di premi finanziari ai collaboratori sul famigerato numerino che arriva dopo le recensioni.

L'aggregatore di recensioni raccoglie opinioni di giochi, film, serie TV e altro ancora, assegnando un punteggio medio (il famoso Metascore) basato sulle valutazioni di critici e testate internazionali. Sebbene non manchino le polemiche su quanto il Metascore rappresenti davvero il valore di un gioco, Metacritic resta uno strumento prezioso per chi cerca un giudizio rapido e comparativo prima di scegliere cosa giocare.

Tuttavia ha creato delle storture non indifferenti e anche il fenomeno del review bombing, che giusto di recente abbiamo visto con Dragon Age The Veilguard (lo trovate su Amazon).

Molti esponenti del settore hanno detto spesso la loro sul tema dell'importanza di Metacritic, tra cui Suda51 e di recente anche Raphael Colantonio, sviluppatore veterano noto per il suo lavoro su giochi come Dishonored e Prey.

Il fondatore di Arkane ha condiviso su X una riflessione sul sistema di valutazione di Metacritic, puntando il dito contro le dinamiche che, a suo dire, penalizzano la creatività e premiano la mediocrità.

Ecco cosa ha scritto Colantonio:

«La struttura di Metacritic incoraggia gli sviluppatori a creare giochi sicuri e noiosi. Finché un gioco è rifinito al lancio, è garantito un 80%, anche se il gioco è noioso. Nel frattempo, Stalker 2 ottiene un 73 solo perché è un po' grezzo al lancio. Ingiusto e fuorviante...»

Le critiche di Colantonio riflettono una frustrazione diffusa tra molti creatori di videogiochi, specialmente quelli che lavorano a titoli innovativi o ambiziosi. L'idea è che l'enfasi posta sulla perfezione tecnica al lancio spinge gli sviluppatori a evitare rischi, preferendo titoli senza anima ma impeccabili dal punto di vista tecnico.

Proprio il caso di STALKER 2 che cita Colantonio è emblematico perché, nonostante un Metacritic non stellare, ha comunque venduto tantissimo nelle prime ore dopo il lancio.

Vedremo se con il suo prossimo titolo, svelato qualche tempo fa, Colantonio sarà in grado di lasciare il segno su Metacritic oppure invertire questa tendenza.

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