Nonostante sia stato uno dei giochi più attesi di tutti i tempi, Final Fantasy VII Remake è uscito in un periodo piuttosto problematico. La pandemia di COVID-19 ha infatti interessato qualsiasi ambito della vita quotidiana e molti paesi del mondo, tra cui l’Italia, hanno adottato misure restrittive come il lockdown, che hanno portato alla chiusura di negozi ed altro ancora. Sapevamo già che, con molta probabilità, questo avrebbe condizionato le vendite in formato fisico del gioco ed oggi ne abbiamo avuto la conferma.
Square Enix, infatti, ha affermato che, a causa di problemi relativi alla produzione, spedizione e distribuzione, le vendite in formato fisico di Final Fantasy VII Remake sono state inferiori alle aspettative. Tuttavia, questo ha portato ad un sensibile aumento delle copie digitali, le quali hanno aiutato molto a registrare dei buoni profitti. Infatti, il debutto sul mercato del titolo ha portato ad un aumento del 63,2% delle vendite nette rispetto allo scorso anno, oltre ad un aumento del 241,4% dei ricavi operativi.
Final Fantasy VII è stato accolto piuttosto calorosamente sia dal pubblico che dalla critica, registrando 3,5 milioni copie vendute a soli tre giorni dal lancio, mentre ora il numero complessivo è salito a cinque milioni, considerando sia le copie digitale che fisiche. Ricordiamo che il titolo al momento è disponibile esclusivamente per Sony Playstation 4. Nella nostra recensione, dove abbiamo assegnato al prodotto un ottimo 8,8, abbiamo affermato che «la prima parte di Final Fantasy 7 Remake è un lavoro di altissima qualità in grado di porre una base granitica su cui costruire il prosieguo della storia, che per via del finale capzioso lascia spazio a tanti interrogativi su alcuni cambiamenti che potrebbero modificare alcune parti della storia anche al di là delle nuove integrazioni e degli approfondimenti.»
Fonte: Gaming Bolt
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