Quando il lancio di un videogioco dal nome altisonante come quello di Final Fantasy VII Rebirth non si rivela esplosivo, è normale che ci si inizi a fare una serie di domande presi dallo stupore.
Le vendite in formato digitale e fisico (anche tramite Amazon) sono state infatti genericamente sotto le aspettative di Square Enix, ma non è ancora ben chiaro quanto.
Dalle prime stime abbiamo scoperto che Remake è andato genericamente meglio, mentre gli analisti comunque non sembrano ancora voler essere disfattisti del tutto.
Anche IGN US si unisce alle analisi, dopo aver interrogato alcuni esperti sulle vendite di Final Fantasy VII Rebirth.
Tra le prime considerazioni che bisogna fare c'è il fatto che Rebirth è uscito su una console decisamente meno diffusa rispetto al lancio di Remake, che uscì su PS4 che ancora oggi è molto più diffusa di PS5. Inoltre, il nuovo capitolo di Final Fantasy VII esce in un momento storico globale in cui il potere d'acquisto sta calando vertiginosamente, e questo non va d'accordo con il prezzo sempre più alto dei videogiochi.
Inoltre Final Fantasy VII Rebirth è un sequel, con un nome per altro meno iconico di "Remake" che già di suo era più facile da vendere al grande pubblico.
In questo contesto l'analista Louise Wooldridge, responsabile della ricerca presso Ampere Analysis, ha fatto un'analisi più attenta della situazione.
Secondo Ampere Analysis, Rebirth è stato il settimo titolo più grande per numero di utenti attivi mensili a livello globale su PS5 a marzo, ed è stato battuto da Helldivers 2, così come dai tradizionali titoli con le migliori prestazioni. Al momento del lancio, alla fine di febbraio, si è classificato al quarto posto in termini di utenti attivi giornalieri su PS5, superando giochi come GTA V, Apex Legends, Helldivers 2 e Roblox. Da allora il numero di utenti attivi è diminuito considerevolmente, ma secondo trend normali per videogiochi single player.
Un altro dato interessante è il fatto che Final Fantasy VII Rebirth ha giocatori molto affezionati. A marzo, il titolo ha registrato il coinvolgimento più alto di qualsiasi titolo PlayStation o Xbox: il giocatore medio ha giocato 12 giorni durante il mese, ovvero il 36% in più rispetto a Helldivers 2 e il 40% in più rispetto a Fortnite.
Per quanto riguarda il confronto con Final Fantasy VII Remake, Wooldridge ha dichiarato:
«Ha chiaramente una base di fan molto devota e coinvolta, così come alcuni fattori limitanti rispetto al suo predecessore Remake, tra cui un pubblico più piccolo (esclusiva per PS5 e molto prima nel ciclo di vita della console rispetto a Remake per PS4), e il fatto che sia un sequel piuttosto che una nuova IP o un gioco autonomo (come FF16). Quindi è difficile confrontare davvero i due: le aspettative devono essere state inferiori rispetto a Remake date le circostanze che ho appena descritto.»
Vedremo cosa farà a questo punto Square Enix, mentre sicuramente Final Fantasy VII Remake Part 3 è in cantiere e c'è anche un possibile anno di uscita.