Final Fantasy VII Rebirth non dimenticherà la strategia nei combattimenti, parola di Nomura

Il direttore creativo di Final Fantasy VII Rebirth, Tetsuya Nomura, spiega perché la serie deve mantenere il suo focus tattico.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Il nuovo corso della settima fantasia finale ha costretto i giocatori a digerire un sistema di combattimento più votato all'azione, che sarà tale anche in Final Fantasy VII Rebirth pur non disdegnando gli aspetti strategici che hanno reso Final Fantasy una serie così amata.

Il prossimo capitolo della saga remake (lo potete già ordinare su Amazon) si porta già con sé tante discussioni di vario tipo, e quello della difficoltà è un altro tema interessante.

Sappiamo già, infatti, che Final Fantasy VII Rebirth darà soddisfazione ai giocatori hardcore, con un livello di difficoltà inedito pensato appositamente per chi vuole provare "il brivido del combattimento", per citare una recente intervista degli sviluppatori.

E chi ama la strategia? Final Fantasy VII Rebirth non sarà ovviamente un gioco di combattimenti a turni, ma non per questo sarà unicamente un gioco di riflessi.

Come riportato da GamesRadar, per gli sviluppatori spostare la serie verso un approccio più orientato all'azione con il suo combattimento era un obiettivo chiave, ma mantenere comunque il processo decisionale tattico del franchise era particolarmente vitale.

Il direttore creativo Tetsuya Nomura e il responsabile del combattimento Teruki Endo hanno parlato in una recente intervista di come è stato raggiunto questo equilibrio, specialmente in Final Fantasy VII Rebirth.

Nomura ha dichiarato:

«Vogliamo mantenere intatto questo elemento strategico, in cui il giocatore considererà le debolezze elementali dei nemici durante la battaglia mentre usa queste mosse d'azione e si impegna. Questa è sempre stata la mia convinzione principale su come dovremmo affrontare le battaglie di Final Fantasy. [...] Ho pensato che fosse veramente vitale per questo gioco; non volevo che fosse un gioco in cui si trattava di azioni di riflesso o di una battaglia basata sui riflessi; volevamo combinare tutti questi elementi.»

Relativamente a come questa idea è stata messa in atto, Endo ha dichiarato:

«Visto che la serie Final Fantasy è fortemente incentrata sui suoi personaggi, credo che l'azione valorizzi questo aspetto e permetta ai giocatori di immergersi ulteriormente nei personaggi mentre giocano. Insieme alle battaglie strategiche che ritengo siano fondamentali per Final Fantasy VII, volevo vedere come avrei potuto unire al meglio questi due elementi dei comandi e della battaglia basata sulla strategia, con l'azione che consentisse un'immersione nel momento di gioco.»

Non manca ancora molto per l'arrivo di Final Fantasy VII Rebirth che, tra le altre cose, sappiamo già che proporrà delle città inedite e sicuramente almeno un personaggio impalato, anche se non sappiamo ancora di chi si tratterà di preciso.

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