Una delle maggiori fonti di guadagno per FIFA 22, ma anche per i precedenti capitoli della serie, sono certamente le loot box della modalità FUT, in grado di offrire la possibilità di ottenere i calciatori migliori del gioco.
Il franchise di EA Sports è stato spesso sotto attacco come uno dei principali esponenti di questo fenomeno, criticato anche dai politici per via delle sue somiglianze con il gioco d'azzardo: anche FIFA 22 non è dunque certamente un'eccezione.
Del resto, che FUT sia un incredibile successo può essere intuito osservando i numeri dello scorso anno: EA Sports è riuscita a guadagnare 3.000 dollari al minuto.
Appare dunque comprensibile come mai il publisher non voglia assolutamente rinunciare alla loro implementazione, pur cercando di offrire soluzioni meno aggressive, come dimostrato dal ritorno dei Preview Pack.
In un'intervista rilasciata ad Eurogamer.net, Chris Bruzzo di EA Sports ha però ammesso che questi sforzi non sono sufficienti, ribadendo il loro impegno per cercare di creare delle «soluzioni reali» per tutelare i giocatori che possono perdere il controllo delle loro spese:
«Credo che dobbiamo lavorare a delle vere soluzioni per quei giocatori che si ritrovano in situazioni estreme, dove perdono la cognizione del tempo quando stanno spendendo soldi».
L'introduzione dei Preview Pack è stato proprio un passo verso questa direzione: tuttavia Bruzzo ha dichiarato che comunque la possibilità di acquistare loot box «è una scelta che dovrebbe esserci concessa».
L'ideale su FIFA 22 sarebbe dunque lavorare ad un sistema che permetta di proteggere i dipendenti da gioco d'azzardo, senza però dover rinunciare alle loot box stesse: EA Sports ha dichiarato che è pronta a lavorare anche con i governi per riuscire a trovare un accordo che soddisfi tutti, riferendosi in particolare a quello del Regno Unito che ha recentemente messo il fenomeno sotto osservazione.
«Siamo pronti. Siamo già seduti intorno al tavolo.Continuiamo a portare nuovi interventi per tutto il tempo. E ne porteremo altri».
Non è chiaro quali interventi possa avere in mente EA Sports per tutelare la fascia di giocatori più fragile, ma Bruzzo ha già chiarito che non ritiene di dover cambiare il sistema di monetizzazione di Ultimate Team: possibile dunque che possano venire introdotte soluzioni simili ai Preview Pack o eventuali altri limiti per il sistema.
Anche i politici degli Stati Uniti hanno iniziato ad osservare maggiormente il fenomeno delle loot box, chiedendo che vengano introdotte delle leggi apposite per tutelare i giocatori minorenni.
FIFA 22 ha già dimostrato di essere un enorme successo, con 7.6 milioni di squadre Ultimate Team create e 460 milioni di match giocati.
Il comunicato degli sviluppatori è servito anche per anticipare una possibile clamorosa novità: dal prossimo anno la simulazione calcistica di EA Sports potrebbe non chiamarsi più FIFA.
Se siete appassionati della serie calcistica di EA Sports, potete acquistare FIFA Points per FIFA 22 su Amazon.