Electronic Arts è spesso al centro di polemiche per l’uso delle microtransazioni in molti dei suoi titoli più popolari, tra cui naturalmente il franchise di FIFA.
Altrettanto naturalmente, FIFA 20 non rinuncerà a questa pratica, sebbene con la passata iterazione si siano fatti dei passi in avanti, dichiarando la possibilità di ottenere determinate carte nelle bustine acquistabili con denaro reale.
Il producer Gareth Reeder ha osservato in una recente intervista che affrontare questo genere di controversie è “sempre una sfida” per il team di sviluppo, che si sforza di trovare un compromesso tra la sostenibilità economica del gioco e la trasparenza nei confronti degli utenti.
“Il feedback è sempre una buona cosa”, ha spiegato Reeder. “Guardiamo all’industria, guardiamo a quello che la gente sta facendo. Lo scorso anno, rendere pubbliche le probabilità dei pacchetti è stata una reazione a tutto questo: abbiamo ascoltato la gente e fornito le informazioni di cui aveva bisogno”.
Proseguendo nel suo commento, il produttore ha aggiunto che il team si è accertato che “il mercato dei trasferimenti e la capacità di ricevere i contenuti all’interno dell’economia del gioco, per poi poter vedere i giocatori nel mercato dei trasferimenti, o attraverso modalità come FUT Champions o le sfide di creazione delle rose” bastassero per non ricorrere alla valuta reale se non strettamente desiderato.
“Sentiamo di avere un modo di ricevere il contenuto che vuoi molto buono, ampio”, ha concluso Reeder. Siete d’accordo con queste sue osservazioni?
Intanto, potete saperne di più sul gioco dando un’occhiata alla nostra anteprima di FIFA 20 odierna.