Far Cry 3 , Elder Scrolls come musa

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Jamie Keen, lead designer di Far Cry 3
, ha svelato che la software house ha trovato una grande ispirazione nella serie The Elder Scrolls per realizzare il suo atteso titolo.“Abbiamo cercato un approccio un po’ diverso rispetto ai soliti shooter” ha spiegato Keen
, “per tenere i giocatori incollati al videogame per un periodo abbastanza lungo, dovevamo rifarci ad altri generi, sopratutto per capire come riuscire a far durare il loro interesse per il gioco nel tempo. Allora abbiamo deciso di rivolgerci verso gli MMO, o altri giochi open world. La serie The Elder Scrolls è stata di enorme ispirazione per noi, ed anche Red Dead Redemption e altri titoli Rockstar lo sono stati.”“Così, abbiamo in Far Cry 3 un’enorme mole di aree esplorabili, una quantità che solitamente gli shooter non hanno” ha proseguito Keen, “[…]abbiamo dovuto tagliare i legami con tutto ciò che un FPS è nei canoni classici, per creare questo mondo.”
Ma, se Keen ha tratto ispirazione da Elder Scrolls, è anche vero che ci saranno delle caratteristiche della serie Bethesda Softworks che il suo team cercherà di non replicare, come la ripetitività degli incontri con alcuni NPC: “vogliamo evitare la sensazione in cui vi ritrovereste a dire ‘oh, ho già incontrato questo tizio’. Pensate a quel tizio che [in Skyrim, ndr], vi racconta di essere stato ferito da una freccia al ginocchio. Voglio dire, tutta la questione della freccia nel ginocchio è una figata, ma noi eviteremo questo tipo di cose.”In effetti, Far Cry 3 spawnerà oltre 250 diversi tipi di incontri, ha rivelato Keen, con il gioco che sarà in grado di ricordare quali avete già vissuto, evitandovi le ripetizioni.“Vi ritroverete ad avvertire la diversità delle cose che stanno accadendo di volta in volta, e se capiterà che un incontro si ripeta, credo che ce ne saranno così tanti differenti che difficilmente potreste ricordarvene per notarlo”
ha chiuso Keen.
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