Fallout: New Vegas è da molti considerato il miglior capitolo della serie, sebbene a conti fatti la sua più importante fonte di ispirazione non sia Fallout 3.
New Vegas è ancora oggi uno dei capitoli più apprezzati dell'intera saga (lo trovate nel catalogo di Game Pass Ultimate, in sconto su Amazon).
Del resto, proprio in queste settimane il gioco in questione sta vivendo una vera e propria seconda giovinezza grazie alla serie TV.
Ora che la Fallout-mania è definitivamente esplosa, tanto da mandare in crash anche i siti dedicati alle mod, ecco che il director di New Vegas è tornato a parlare del gioco, svelandone vari retroscena.
Come riportato anche da GamesRadar, Josh Sawyer ha dichiarato che il suo gioco della serie è stato criticato per la sua somiglianza con il terzo capitolo di Bethesda, ma che in realtà è stato il primo gioco del franchise a "plasmare" il suo stile di sviluppo, ossia Fallout 1.
In un'intervista a Rock, Paper, Shotgun, Sawyer racconta come, quando Fallout: New Vegas uscì nel 2010, «fu criticato perché si giocava in modo molto, molto simile a Fallout 3».
Per molti versi, però, si trattava di una necessità: lo sviluppatore Obsidian aveva a disposizione solo 18 mesi per realizzare il suo spin-off, che è uscito appena due anni dopo Fallout 3.
Per Sawyer, quel lasso di tempo è stato fondamentale per la realizzazione del progetto: «Abbiamo preso un gioco già distribuito e ne abbiamo fatto uno spin-off senza cambiare la tecnologia di base», spiega l'autore.
Di conseguenza, «ci siamo concentrati quasi esclusivamente sui contenuti». Sawyer ha trascorso molto tempo ad affinare queste competenze:
«I primi progetti di successo della mia carriera erano quasi tutti sequel di contenuti o spin-off di basi tecnologiche esistenti. E questo ha concentrato la mia mente sul processo di produzione.
Molto rapidamente mi sono adattato a 'come possiamo creare qualcosa di nuovo in un periodo di tempo molto breve, utilizzando ciò che abbiamo?' Si trattava di un approccio allo sviluppo molto snello e con un buon rapporto qualità-prezzo».
Questo approccio orientato ai contenuti, tuttavia, ha certamente giocato a favore di New Vegas, oggi considerato uno dei migliori giochi di Fallout.
Sawyer afferma inoltre che: «ci siamo impegnati molto per fare in modo che si potesse girare e rigirare tra le diverse fazioni e risolvere le cose come volevamo. Il nostro team si è potuto concentrare sulle conversazioni e sulle missioni, rendendole il più solide e dinamiche possibile».
Questo dinamismo, dice Sawyer, deriva dal fatto che «gran parte della filosofia con cui ho affrontato New Vegas era la filosofia di Fallout 1, o il modo in cui l'ho interpretata. Fallout 1 è stato fondamentale per me per capire come dovrebbero essere realizzati i giochi di ruolo».
Insomma, la cosa ha sicuramente ripagato sulla lunga distanza, visto che ora come ora c'è letteralmente la fila per giocare a New Vegas.
Vero anche che le vendite ci avevano fatto capire fin da subito quale sarebbe stato l'andazzo per l'intera saga Fallout in queste settimane in cui la febbre della serie TV è ancora molto alta.