Kelly è una giocatrice di Fallout 76 che ha appena visto realizzarsi il suo desiderio. Qualche mese fa, infatti, la giocatrice – che ha spiegato di essere affetta dalla sindrome di Ehlers-Danlos e pertanto di condividere la sua vita con una sedia a rotelle – aveva chiesto a Bethesda Softworks la possibilità di introdurre proprio il suo mezzo di locomozione tra le possibili personalizzazioni all'interno degli accampamenti in-game, magari con l'espansione Alba d'Acciaio e consentendo anche ai personaggi di sedercisi sopra.
Ebbene, Bethesda lo ha fatto davvero.
Decine di giocatori si sono fiondati sul post per dargli ulteriore visibilità, facendolo arrivare all'attenzione del community manager della compagnia del Maryland. Il risultato è che la feature è stata aggiunta all'elenco di quelle da realizzare e che, con la pubblicazione anzitempo dei primi contenuti di Alba d'Acciaio, Kelly ha già potuto personalizzare la sua esperienza in Fallout 76.
«Mi farebbe così felice poter avere un piccolo pezzetto di me nelle mie creazioni» aveva scritto Kelly su Reddit lo scorso settembre. Così è stato: poche ore fa è arrivato l'aggiornamento, con la ragazza che ha scritto «un mese fa avevo postato questo. Vi ringrazio, scusatemi se piango.»
one month ago I posted this. Thank you so much, and excuse my tears. @Fallout @bethesda @bethesda_nl #Fallout #Fallout76 pic.twitter.com/VHmy0LRcKO
— 🖤 Kelly 🖤 (@Kytahl) November 25, 2020
Interpellata dai colleghi del sito Kotaku, Kelly non ha certo nascosto la sua gioia:
Vedere uno dei miei giochi preferiti che mi ha davvero dato ascolto, che ha incluso qualcosa del genere... io davvero non ho parole. Ho davvero pianto, oggi, quando ho aperto il workshop del gioco e ho trovato la sedia.So che si tratta solo di un pezzo d'arredo, ma spero che in futuro ci siano sempre più personaggi con disabilità, so che è una cosa che mi avrebbe aiutata da adolescente, quando il modo in cui vedevo me stessa mi ha dato tanti problemi – a volte è una cosa che ricolleghi al sentirti inutile ed è con quell'idea che sono cresciuta. Tutto quello che posso dire è che la rappresentazione conta.
Non possiamo che essere felici per la soddisfazione avuta da Kelly, e nel vedere i videogiochi fare sempre di più anche per rappresentare tutte le straordinarie unicità dell'enorme pubblico che li vive.
La scorsa estate dedicammo un articolo anche alla rappresentazione di sempre più protagoniste femminili che aiuteranno a fare in modo che le giocatrici di domani si sentano a casa nel videogioco – e anni addietro dedicammo anche un ulteriore articolo all'impatto positivo che i videogiochi hanno avuto in diversi episodi, come quello vissuto in questi giorni da Kelly.
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