Facebook monitora crimini nella chat

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Secondo un reportage di Reuters, Facebook starebbe monitorando le conversazioni chat dei suoi utenti per smascherare alcuni potenziali criminali e comportamenti sospetti. Il software di scanning sarebbe infatti in grado di rilevare determinate parole o frasi all’interno delle conversazioni degli utenti, concentrandosi in particolar modo su chiacchierate tra persone che non hanno un preciso legame (parentela o relazione) o che hanno una grande differenza di età. Quest’ultimo elemento, in particolare, è monitorato per tenere d’occhio la possibilità che un pedofilo si metta in contatto con dei minorenni.Una volta che il software rileva degli scambi di battute ritenuti sospetti, li notifica ai dipendenti di Facebook incaricati di controllare le segnalazioni una ad una, e che decideranno infine se sia il caso o meno di inviare la conversazione alla polizia.Il direttore per la sicurezza del social network, Joe Sullivan, ha dichiarato a Reuters che “non è mai stata nostra intenzione creare un sistema di sicurezza in cui siano i nostri dipendenti ad analizzare le conversazioni private, per questo è importante che sia la tecnologia a farlo, la quale ha una bassissima quantità di falsi-positivi. Facebook ricorre alle forze dell’ordine solo quando è necessario a garantire la sicurezza dei suoi utenti.”

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