Ex-capo Xbox: «Non è più il tempo delle guerre tra console»

Microsoft sceglierebbe di evitare il settore hardware se potesse, puntando sul software come suo vero punto di forza, secondo l'ex-boss di Xbox.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

La trasformazione dell'industria ha spento la storica rivalità tra colossi che per anni ha alimentato innovazione e competizione nel settore.

Peter Moore, figura emblematica che ha lasciato un'impronta indelebile sia in SEGA che in Xbox, ha recentemente rivelato durante un'intervista a Gamertag Radio come avesse deliberatamente alimentato la rivalità tra Sony e Microsoft, ritenendola un elemento vitale per la crescita dell'intero ecosistema.

Tuttavia, oggi osserva con una certa nostalgia come quella "combattività" che caratterizzava il mercato delle console sia ormai svanita, lasciando spazio a strategie aziendali più ampie e meno concentrate sulla competizione diretta tra hardware.

Moore è entrato nella memoria collettiva dei videogiocatori per quel momento iconico in cui, durante una conferenza stampa, rivelò un tatuaggio di Grand Theft Auto 4 (gioco che trovate ancora su Amazon), annunciando che il titolo Rockstar avrebbe ricevuto contenuti esclusivi a tempo su Xbox 360.

Quella mossa rappresentò solo l'inizio di una serie di conquiste strategiche per Microsoft, che vide successivamente franchise storicamente legati a PlayStation.

Secondo Moore, se Microsoft potesse scegliere oggi, probabilmente abbandonerebbe completamente il business dell'hardware. «Se avessero la scelta, produrrebbero ancora console? No», ha affermato senza mezzi termini durante l'intervista.

L'ex dirigente ha evidenziato come il vero obiettivo del gigante tecnologico sia quello di rendere disponibili i propri giochi su qualsiasi schermo, come dimostrato dalla campagna marketing "This Is an Xbox".

«Questo non è più il tempo delle guerre tra console, dei colpi bassi reciproci, del tentativo di rubare clienti e guadagnare quote di mercato. Si tratta di qualcosa di più grande in senso economico», ha spiegato Moore.

La trasformazione di Xbox in publisher multipiattaforma rappresenta l'evoluzione naturale di questa nuova filosofia.

L'era della competizione feroce tra console - o console war - potrebbe essere giunta al termine, sostituita da una visione più inclusiva dove i contenuti superano l'importanza delle piattaforme. Resta da vedere se questa evoluzione porterà a un'industria più accessibile e innovativa o se, come suggerisce velatamente Moore, qualcosa di prezioso sia andato perduto lungo il cammino.

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è palese che xbox non avra altre console diventerà multipiatta come la sega
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