L'ex capitano della Juve Alessandro Del Piero ama i videogiochi (e spiega il perché)

L'ex campione del mondo spiega il suo punto di vista di genitore videogiocatore.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

IIDEA, l'associazione che rappresenta l'industria dei videogiochi in Italia, ha annunciato che l'ex calciatore, capitano della Juventus nonché campione del mondo Alessandro Del Piero si è fatto avanti per aiutare a capire il videogioco, in un momento storico in cui purtroppo sono ancora visti con (ingiustificato) sospetto da parte di molte categorie.

Del Piero è infatti il protagonista di un video nel quale racconta la sua esperienza di genitore e di appassionato videogiocatore, che ha imparato sul campo l’importanza di trovare un terreno comune con i propri figli e anche di guidarli nel giocare in modo equilibrato ai propri videogiochi preferiti.

Ho sempre amato giocare ai videogiochi e, come padre di tre figli, ho iniziato a condividere con loro questa passione. Amano giocare sia con me che per conto loro. Nella mia responsabilità di genitore, è sempre stato importante per me sapere che stanno giocando in modo equilibrato. Per questo motivo, ho imparato a configurare i controlli parentali sulle loro console per gestire il tempo che passano davanti allo schermo e monitorare gli acquisti all’interno del gioco.

Del Piero ha poi continuato, aggiungendo che: «Per i genitori può non essere così immediato gestire queste impostazioni, anche se i controlli parentali sono accessibili a tutti e semplici da attivare sulle console per videogiochi.»

La sua testimonianza è importante, sia per l'importanza di un campione come Del Piero sia per il fatto che spesso e volentieri una certa stampa generalista continui a demonizzare il videogioco, accusandolo spesso e volentieri di essere la causa di pratiche tossiche (o peggio, violente) da parte dei giovani.

Nel corso del 2019 17 milioni di italiani hanno giocato ai videogiochi, soprattutto nelle fasce d’età più giovani (ossia tra gli 11 e i 24 anni). Il 67% dei videogiochi rilasciati sul mercato italiano (e il 57% dei giochi venduti) è adatto a un pubblico tra i 3 e i 12 anni (PEGI 3, PEGI 7, PEGI 12).

Infine, secondo uno studio realizzato da IPOS Mori per ISFE, nel 2020 un quinto dei videogiocatori italiani ha dichiarato di aver giocato di più negli ultimi mesi a causa della pandemia Covid-19.

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