Ex Bethesda consiglia Unreal Engine per il futuro: «il risultato sarebbe migliore»

Bethesda e il dilemma del motore grafico: un ex artista suggerisce Unreal Engine 5 come scelta logica per lo sviluppo dei prossimi giochi.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

 

Con l'annuncio di 343 Industries di migrare il franchise di Halo su Unreal Engine 5, la discussione sui motori grafici in-house torna al centro del dibattito nell’industria.

Nate Purkeypile, ex artista di Bethesda noto per il suo lavoro su Skyrim (gioco che trovate su Amazon) e Fallout, ha recentemente espresso la sua opinione sul fatto che anche Bethesda dovrebbe considerare un cambiamento simile.

In un’intervista con Reece Reilly di Kiwi Talkz (via Pure Xbox), Purkeypile ha sottolineato come, avendo lavorato su giochi open world con diversi motori grafici, non abbia dubbi sul fatto che un passaggio a Unreal Engine 5 migliorerebbe il risultato finale:

«Aver lavorato su giochi open world con entrambi i motori, per me non c’è alcun dubbio: credo che il risultato sarebbe migliore.

Sarebbe uno shock se Bethesda lo facesse, perché spesso è difficile cambiare direzione una volta presa una decisione, anche se aveva senso al momento.»

Purkeypile ha evidenziato come lo sviluppo di giochi come Starfield sia stato rallentato dal lavoro necessario per portare il Creation Engine 2 agli standard moderni.

Questo sforzo si traduce in risorse sottratte allo sviluppo del gioco stesso, rendendo il processo più complesso e meno agile.

«Gran parte dello sviluppo di Starfield è stata dedicata a migliorare i sistemi di rendering e animazione, e questo rende difficile concentrarsi sul gioco vero e proprio,» ha aggiunto.

Secondo Purkeypile, uno dei principali vantaggi di Unreal Engine 5 è la sua flessibilità e il vasto ecosistema di conoscenze e strumenti già disponibili.

Questo lo rende una scelta più efficace per i team di sviluppo, sia in termini di velocità che di reclutamento:

«Con Unreal Engine 5 è più facile restare rilevanti senza dover sempre rincorrere la tecnologia. È una piattaforma ampia, con un’enorme base di conoscenze condivise.»

Il passaggio a Unreal Engine 5 è già stato adottato da altre aziende di spicco come CD Projekt Red per il nuovo capitolo di The Witcher. Questo trend potrebbe incoraggiare altri sviluppatori a seguire la stessa strada.

Nonostante i vantaggi evidenziati, Purkeypile è scettico sul fatto che Bethesda possa abbandonare il Creation Engine. Il motore interno, pur con i suoi limiti, è profondamente radicato nella filosofia e nei processi dell’azienda.

Tuttavia, la necessità di rimanere competitivi e ridurre i tempi di sviluppo potrebbe spingere a una rivalutazione in futuro.

Mentre Starfield rappresenta l’ultimo grande esempio delle potenzialità del Creation Engine, il dibattito sul possibile passaggio a Unreal Engine 5 rimane aperto.

Con l’industria che evolve verso motori sempre più standardizzati e potenti, Bethesda potrebbe trovarsi di fronte a una scelta cruciale per i suoi futuri progetti.

Considerando anche che i fan ci hanno già mostrato come potrebbe apparire Skyrim in Unreal Engine, l'idea di abbracciare il motore grafico di Epic secondo me non è così insensata.

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