Non è un segreto che, tra i publisher di videogiochi, Square Enix sia uno di quelli più convinti di portare avanti una strategia di business legata anche agli NFT. Ricorderete che all'inizio dell'anno, ad esempio, il presidente Yosuke Matsuda aveva sottolineato la sua visione in cui i giocatori vogliono anche «contribuire» ai titoli che amano – cosa che dal suo punto di vista potrebbero fare maggiormente con contenuti NFT.
In attesa di capire se e come la compagnia giapponese integrerà questi "beni digitali" all'interno dei suoi giochi, come ha tentato di fare con scarso successo anche Ubisoft, per ora si sta tentando la via delle action figure con NFT incluso.
In questo momento, infatti, nel negozio ufficiale di Square Enix è possibile acquistare una statuetta dedicata a Cloud Strife, amato protagonista di Final Fantasy VII (ora incluso in Plus Extra, che trovate su Amazon), in due versioni. La prima, tradizionale, costa 129,99 euro e propone tutto quello che vi aspettereste da una figure posizionabile – comprese mani alternative per Cloud e la sua inseparabile Buster Sword.
La seconda versione, la Digital Plus Version (thanks The Gamer), costa invece 159,99 euro perché, insieme alla figure, vi permette di portare a casa anche l'NFT della statuetta. Grazie a quest'ultimo, spiega Square Enix, potete riscattare «il certificato digitale di autenticità e una versione digitale della figure. Entrambi sono gestiti dalla tecnologia blockchain conosciuta come NFT. Il certificato digitale di autenticità vi offre la prova dell'autenticità per il vostro acquisto originale della figure».
Viene anche precisato che, riscattato l'NFT, potete anche avere una «versione digitale» di questa statuetta, da godervi su smartphone o PC su un sito dedicato.
Il punto è che questo NFT non fa riferimento direttamente a Square Enix, ma come indicato nel paragrafo "Attenzione prima di acquistare" richiede di iscriversi a una piattaforma nota come Enjin. E, come scritto da Square Enix stessa:
«In caso i servizi di Enjin diventassero non disponibili in futuro, potreste perdere l'accesso al certificato digitale NFT di autenticità, o alla versione digitale della figure».
Il fatto che questo aspetto non dipenda dal publisher, insomma, fa in modo che esista il rischio di spendere di più per la versione della figure con NFT, per scoprire solo tra qualche tempo che magari Enjin chiuderà i vostri servizi e che i vostri certificati digitali non hanno più alcun valore – cessando praticamente di esistere.
Si tratta di una soluzione che rischia di scontentare un po' tutti, perché chi non è interessato agli NFT comprerà la statuetta in versione standard ma guarderà di traverso l'idea del publisher; chi, invece, si è appassionato al mondo delle blockchain probabilmente non è elettrizzato all'idea di investire su un NFT che potrebbe avere una data di scadenza.
Vedremo se quella di Cloud sarà solo la prima statuetta a tentare questa via e se arriveranno anche quelle di altri personaggi – e, soprattutto, quale sarà la risposta dei consumatori.
Nelle scorse ore, in tema Minecraft è invece emerso il secco no all'integrazione degli NFT. E se state ancora cercando di orientarvi in questa realtà, che sembrava dover prendere d'assalto tutti a inizio 2022 ma che sta vivendo quello che si direbbe un rallentamento, anche in virtù delle già citate zone grigie a cui si espone, c'è l'approfondimento a tema firmato dal nostro Marcello Paolillo.