Electronic Arts è sicuramente uno dei publisher più rilevanti e più produttivi del mondo dei videogiochi. La compagnia statunitense, infatti, è nota per franchise come FIFA, Battlefield e The Sims, solo per scomodarne alcuni, ma dietro questi titani videoludici ha tantissime altre frecce al suo arco.
Pensiamo a Dragon Age e Mass Effect, pensiamo al riesumato Dead Space, pensiamo a come sta andando Apex Legends, pensiamo anche all'acquisizione in blocco dell'intera Codemasters.
E, proprio a proposito di Codemasters e di Respawn Entertainment, autrice di Apex, il publisher si è fatto sentire durante l'incontro con gli investitori per la chiusura del primo quarto, con Blake Jorgensen – COO di EA – che ha sottolineato una sua visione probabilmente impopolare.
«Penso che abbiamo superato le nostre aspettative» ha commentato in merito al lancio di F1 2021 e alla risposta del pubblico, come sottolineato da VGC. Il dirigente ha spiegato che EA si è mossa celermente per integrare le forze di Codemasters con la sua potenza di fuoco in termini di marketing, promozione e comunicazione.
Nonostante i tempi ristretti, si direbbe che le cose siano andate bene, così bene che Jorgensen ha aggiunto:
Sapete cosa? Penso che non veniamo apprezzati abbastanza per questa cosa, ma noi di EA siamo persone che possono lavorare davvero bene insieme. Lavoriamo davvero bene con altre parti della nostra compagnia. E, quando acquisiamo qualcuno, allora lavoriamo bene con loro.
Jorgensen ha sottolineato che, ad esempio, Apex Legends ha messo insieme un business da $2 miliardi negli ultimi due anni, «e non penso che ci siano casi simili nella nostra industria. Non so se questa cosa ci venga riconosciuta abbastanza e non è che me ne freghi qualcosa ma, alla fine, quello che i nostri team riescono a fare è fantastico».
Le sue parole, che hanno voluto rimarcare i successi recenti, hanno però generato qualche ironia tra gli appassionati, perché sono tantissime le acquisizioni che Electronic Arts non è invece riuscita a tenere ugualmente per mano verso il successo: il caso Dead Space riporta alla mente Visceral, ad esempio, e la sfortunata sorte del progetto a tema Star Wars, ma i più anziani ricorderanno anche il nome di Maxis.
Tuttavia, a oggi EA conta su oltre quaranta studi in tutto il mondo, tra cui figurano BioWare (Mass Effect, Dragon Age e Anthem, se vogliamo riesumarlo), Respawn Entertainment (Titanfall e Apex Legends), DICE (Battlefield), Codemasters (F1, DiRT) e Criterion Games (Burnout).
In questi giorni la compagnia sta facendo fortemente parlare di sé anche per i nuovi dettagli che sta diffondendo su FIFA 22, il suo prossimo calcistico sviluppato internamente: il gioco ci ha svelato da vicino proprio poche ore fa le novità della sua Carriera, mentre nei giorni scorsi avevamo parlato di Pro Club e delle novità del gameplay, impreziosito da HyperMotion, che avevamo testato su PS5.
Per quanto riguarda, invece, il ritorno di Dead Space, nei giorni scorsi abbiamo scoperto che ci sarà anche un pizzico di Assassin's Creed Valhalla. Mettetevi comodi, però, perché l'uscita è tutt'altro che dietro l'angolo.
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