Sono ore caldissime nell’industria dei videogiochi, da quando Sony ha confermato ufficialmente il (non sorprendente) nome di PlayStation 5 e, soprattutto, ne ha calendarizzato l’uscita per Natale 2020, nella stessa finestra fissata anche da Microsoft per la sua Project Scarlett.
In merito alla next-gen di Sony si è espressa Electronic Arts, che nella persona di Laura Miele, chief studio officer del publisher, ha espresso il suo interessamento per quanto la console, a livello hardware, abbia da offrire agli sviluppatori.
Ai microfoni di Wired, Miele ha dichiarato:
Potrei anche essere molto specifica e parlare di tecniche di occlusione ambientale, o dell’analisi delle ombre in ray-tracing. Più in generale, quello che stiamo vedendo è che la GPU è in grado di dare forza al machine learning per tutta una serie di interessanti progressi nel gameplay e in altre tipologie di strumenti.
Miele aggiunge anche che, oltre alle effettive capacità di calcolo e apprendimento dell’intelligenza artificiale che la console sarà in grado di mettere in campo, a fare la differenza per PS5 sarà soprattutto la velocità. Un concetto che anche il lead architect Mark Cerny ha espresso fin dai mesi scorsi, sottolineando l’importanza dell’SSD e l’addio ai tempi di caricamento.
Come spiegato da Miele:
Stiamo entrando nella generazione dell’immediatezza. Nei videogiochi mobile, ti aspetti di poter scaricare il gioco in breve, e di essere a qualche tap di distanza dal momento in cui potrai tuffartici dentro. Ora stiamo facendo la stessa cosa, su scala più grande.
Avete già letto le specifiche di PS5 annunciate in questi minuti, nella nostra ricca notizia dedicata?
Fonte: PSU