Dopo oltre sette anni di attività, EA Sports UFC 3 è ufficialmente fuori dai giochi. Il 17 febbraio, EA ha infatti spento i server multiplayer del titolo, eliminandolo contemporaneamente dagli store digitali di PlayStation e Xbox.
Chi possiede una copia fisica (che trovate su Amazon) o digitale può ancora giocarci in single-player, ma per tutti gli altri, il gioco è ormai irraggiungibile.
Come riportato anche da GameRant, EA non è nuova a questo tipo di operazioni: solo a gennaio 2025, la compagnia ha spento oltre sei titoli multiplayer, e altre chiusure sono previste nei prossimi mesi.
L’industria va avanti, certo, ma ogni volta che un gioco viene “terminato”, è difficile non notare il sottile filo che lega questa strategia a una precisa logica commerciale.
Uscito nel febbraio 2018, UFC 3 ha superato il traguardo dei sette anni online, diventando il capitolo più longevo della saga.
Ha resistito più di UFC 2, che ha chiuso dopo quasi sette anni, e molto più del primo EA Sports UFC, spento dopo cinque anni e mezzo. Per confronto, gli ultimi due capitoli, UFC 4 e UFC 5, sono ancora online, ma per quanto?
Se la storia insegna qualcosa, UFC 4 potrebbe durare fino al 2028, mentre UFC 5 ha buone probabilità di arrivare agli anni ’30. Intanto, si vocifera che UFC 6 sia già in produzione, con un’uscita prevista tra il 2027 e il 2028.
Non è solo UFC 3 a essere sparito. EA ha chiuso anche diversi titoli mobile nelle scorse settimane, tra cui Blood and Glory: Immortals e Contract Killer: Sniper, senza contare i numerosi Battlefield "uccisi" a fine 2024.
A febbraio e marzo toccherà pure a F1 22 e Operation Flashpoint: Dragon Rising, che verranno rimossi dalla libreria di EA Play.
E allora viene da chiedersi: quando compriamo un gioco, lo possediamo davvero o paghiamo solo per un affitto a tempo determinato? EA (come tante altre aziende) continua a dimostrare che la risposta è la seconda. Ma finché la gente continuerà ad accettarlo, la giostra non smetterà mai di girare.