«Quando capisci che non puoi tirare fuori tanti soldi da qualcosa, allora è il momento in cui devi tagliare i ponti.»Sono lapidarie le parole di Blake Jorgensen, CFO di Electronic Arts, in merito alle recenti polemiche che hanno investito la casa statunitense per il cambio di rotta di Star Wars e la chiusura di Visceral Games.Il dirigente ha parlato nel corso della Credit Suisse Technology, Media & Telecom Conference, dove ha dichiarato che «via via che revisionavamo il gioco [Star Wars, ndr], ci sembrava sempre più un’esperienza lineare, e quelle ormai non piacciono più al pubblico come gli piacevano cinque o dieci anni fa.»La chiusura, alla fine dei conti, «è stata una decisione dal punto di vista economico», anche se Jorgensen ammette che, per un team con solo 80 dipendenti—ossia piccolo, per lo standard di quelli di EA—Visceral «stava davvero portando il gameplay ad un nuovo livello.»Vi ricordiamo che il progetto Star Wars, che era guidato da Amy Hennig (ex Naughty Dog, autrice di Uncharted) è stato rinviato a data da destinarsi e sarà rivisto nella filosofia, che dovrà necessariamente introdurre anche dei servizi live persistenti. Per quanto riguarda i dipendenti di Visceral, Jorgensen ha comunicato che «stiamo cercando di mantenerne il più possibile», mediante le riassegnazioni ad altri team. Il fatto che si faccia riferimento a “il più possibile”, lascia quindi intendere che parte dello staff sarà licenziata.Tra le altre cose, Jorgensen non dà per scontato che il gioco esca: passato ora nelle mani di EA Vancouver, dovrà trovare la sua direzione, ma per il momento «stiamo cercando di superare le difficoltà.» Il che lascia intendere che non sia da dare per assodato che si arriverà ad un risultato che sarà ritenuto soddisfacente e quindi pubblicabile dalla compagnia.Vedremo cosa succederà. Fonte: GameSpot