E3 2021, l'evento dal vivo è stato cancellato: ecco i piani dell'ESA

Negli ultimi giorni era già avanzata fortemente l'ipotesi che l'edizione 2021 dell'E3 non si sarebbe svolta dal vivo: adesso è ufficiale.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Il Covid-19 ha sicuramente complicato i piani di tanti big player dell'industria videoludica, tra cui non possiamo certamente non citare l'ESA (Entertainment Software Association), l'associazione responsabile dell'E3, l'evento videoludico più famoso del mondo.

Negli ultimi giorni era già avanzata fortemente l'ipotesi che l'edizione 2021 dell'E3 si sarebbe svolta unicamente in digitale, cancellando a tutti gli effetti l'edizione dal vivo a cui siamo stati abituati negli ultimi anni.

Oggi sono però arrivate le prime conferme di questo cambiamento, grazie ad informazioni ufficiali circolate online nelle ultime ore.

Dopo mesi di attesa per cercare di capire quale sarebbe stato il futuro dell'evento, adesso possiamo dunque dirvi che è ufficiale: l'E3 2021 non si svolgerà dal vivo.

Come riportato infatti da TheGamer, in un documento pubblicato dalla Board of Los Angeles Convention and Tourism Development viene sottolineato come l'evento previsto il 15 giugno sia stato cancellato.

Questo non significa che l'E3 2021 non si svolgerà, ma che bisognerà trovare un'altra soluzione: nel documento viene infatti evidenziato come si stia lavorando a «opzioni per la trasmissione» della manifestazione.

L'evento videoludico dunque verrebbe semplicemente trasmesso in formato digitale, al fine di evitare la cancellazione totale avvenuta nel 2020: un compromesso necessario per non dover rinunciare due volte di fila all'evento storico, entrato nel cuore di milioni di appassionati.

Nel documento viene inoltre sottolineato come si stia lavorando al rinnovo della licenza dell'E3 anche per gli anni 2022 e 2023.

Insomma, la conferenza più seguita al mondo pare non avere intenzione di andare da nessuna parte: sarà semplicemente costretta a cambiare pelle e adattarsi ai tempi attuali.

Con questo mutamento, gli organizzatori dovranno trovare il modo di riuscire a rendere il pubblico non solo spettatore, ma anche partecipe: una problematica su cui si è già espresso anche Reggie Fils-Aime, l'ex presidente di Nintendo of America.

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