Era il 4 febbraio 2022 quando Dying Light 2: Stay Human faceva il suo debutto sul mercato – ottenendo peraltro buoni riscontri, come vi raccontammo nella video recensione del nostro Gianluca Arena.
Ora, a ormai più di un anno e mezzo dalla release, apprendiamo che un nuovo aggiornamento del gioco introdurrà, tra le altre cose, anche la possibilità di acquisti di contenuti cosmetici mediante microtransazioni già dentro il gioco. Una scelta curiosa per il suo tempismo, che sta facendo discutere gli appassionati.
La notizia arriva dal changelog dell'aggiornamento 1.12 condiviso su Steam (thanks, DSOG), dove possiamo leggere che l'aggiornamento prevede l'aggiunta dei Dying Light Points: si tratta di una valuta virtuale che si acquista con soldi veri, tramite la quale è possibile acquistare bundle per le skin di gioco.
Viene precisato che tutti i giocatori avranno 500 DL Point gratis al lancio della feature, che dovrebbero permettere loro di «esplorare quello che offrono» questi punti. Per averli, sarà necessario accedere al gioco e riscattarli prima del 7 ottobre.
In merito ai dettagli di questa valuta in-game, spiegati in questa pagina ufficiale, Techland scrive che i DL Points sono necessari solo per chi intende ampliare la sua armeria con quello che offre il negozio in-game, «non sono necessari per avere il meglio dal gioco che hai già acquistato», sottolinea il team polacco. «Se non sei fan dei bundle delle skin, puoi semplicemente ignorarli e andare avanti con la tua giornata!».
Il fatto che le microtransazioni possano essere ignorate fa sicuramente piacere.
In merito al perché abbia deciso di introdurle, Techland scrive:
«È un modo diretto per permettervi di comprare dei bundle senza dover lasciare il gioco. I DL Points rendono anche la nostra vita più semplice, perché non dovremo più preparare i bundle per numerosi store esterni :)
Per rendere la cosa più attraente per voi, stiamo anche offrendo dei prezzi più vantaggiosi per la maggior parte dei bundle che si possono comprare con DL Points».
In precedenza, il gioco permetteva già di comprare dei bundle per le skin, ma venivano proposti dagli store digitali dei cataloghi in cui Dying Light 2 era stato acquistato. Quest'opzione rimarrà, precisa Techland, a eccezione che su PlayStation Store, dove i bundle saranno rimossi una volta che sarà possibile acquistarli direttamente in-game con i DL Points.
Sicuramente il cambio di strategia è vantaggioso anche per Techland, dal momento che può processare le microtransazioni internamente, senza doverle far passare per gli store digitali delle varie console.
Inoltre, come sottolinea DSOG, chissà se questa novità sia legata o meno al fatto che, lo scorso 24 giugno, il team polacco sia finito sotto l'egida del gigante Tencent, che è diventato il suo azionista di maggioranza.
Dying Light 2 è disponibile su PC, PS4, PS5, Xbox One e Xbox Series X|S. Se interessati, potete trovarlo anche su Amazon.