Nelle scorse ore si è concluso uno dei primi tornei ufficiali di Dragon Ball Sparking Zero, sponsorizzati dalla stessa Bandai Namco, con l'obiettivo di individuare i migliori giocatori per diverse regioni.
Il Dramatic Showdown, nome del torneo per l'ultimo capitolo di Budokai Tenkaichi, è stato organizzato per impedire eccessivi sbilanciamenti e battaglie eque, con il ban dei combattenti più potenti e altri accorgimenti.
Tuttavia, ciò non è stato sufficiente e lo scontro in Grand Final tra Hilliasteur e Shiryuu, per le qualifier francesi, ha dato origine a una delle battaglie più noiose che si ricordino nella storia dei picchiaduro competitivi.
Come segnalato da GamesRadar+, le battaglie sono durate per tutta la durata del cronometro interno, ovvero 10 minuti, ma che ha visto i due combattenti andare in su e giù per tutto il tempo, come dimostra la seguente clip.
Shiryuu ha infatti deciso di utilizzare gli androidi, che non hanno alcun bisogno di consumare Ki per effettuare rincorse lungo il campo di battaglia.
Questo significa che una strategia particolarmente efficace è quella di scappare per tutto il tempo dopo aver effettuato un solo colpo in più, portando di fatto Dragon Ball Sparking Zero (che trovate su Amazon) a trasformarsi in una bizzarra partita ad acchiapparella.
L'obiettivo di Shiryuu — che ha effettivamente utilizzato gli androidi — sembrerebbe essere stato proprio il voler esporre direttamente di fronte a Bandai Namco i problemi di bilanciamento, dato che in un post successivo ha invitato gli sviluppatori a sistemare il gioco dopo aver «vinto solo correndo».
La situazione è stata così bizzarra che ad un certo punto la diretta streaming è stata tagliata e i commentatori si sono rifiutati di parlare di ciò che stava succedendo: secondo il report di Hilliasteur, lo staff ha poi minacciato di squalificare entrambi i giocatori se non si fossero messi a «giocare sul serio». Cosa che in realtà stavano facendo, almeno dal punto di vista di chi ha dovuto affrontare gli androidi.
Insomma, la vicenda è destinata a lasciare degli strascichi e ha dimostrato ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, che Dragon Ball Sparking Zero è tutto tranne che un gioco da prendere sul serio a livello competitivo. A meno che Bandai Namco non implementi le opportune correzioni, ovviamente.
Per quel che vale, il team di sviluppo ha dimostrato di voler ascoltare con attenzione i suggerimenti dei suoi utenti, come dimostrato dall'apertura di un sondaggio per raccogliere feedback, anche in lingua italiana.