Da diversi anni sulle nostre pagine discutiamo fortemente la volatilità dei live-service e gli enormi rischi sul lancio di videogiochi con questa tipologia di elementi, anche a prezzo pieno.
E se abbiamo recentemente avuto le ultime dimostrazioni in casa Warner Bros con Suicide Squad e, più recentemente, con il fallimento di MultiVersus, mi sembra che Electronic Arts non abbia ancora imparato le giuste lezioni dall'evoluzione del mercato.
Come ormai ben saprete, i numeri di Dragon Age The Veilguard sono stati particolarmente deludenti: il gioco di ruolo di BioWare ha incassato quasi la metà di quelle che erano le aspettative del publisher.
Difficile non parlare di fallimento, dimostrato anche dal fatto che a pochi mesi di distanza dal lancio è già possibile trovarlo a prezzi stracciati (basta guardare questa offerta su Amazon per rendersene conto).
Ma secondo EA ciò non sarebbe dovuto a direzioni artistiche confusionarie, scritture incosistenti e ai limiti della parodia o del fatto che è tutto tranne che un gioco di ruolo, come vi ha raccontato il nostro Gianluca Arena nella recensione. Il problema è che non era un live-service, a quanto pare.
Durante l'ultima financial call (via PC Gamer), il CEO Andrew Wilson ha infatti spiegato che, secondo il suo parere, non ha saputo avvicinarsi a un mercato che chiede contenuti in continua evoluzione:
«Per poter andare oltre il pubblico principale, i giochi hanno bisogno di connettersi in modo diretto alla domanda in evoluzione dei giocatori, che cercano sempre di più feature con mondi condivisi e un coinvolgimento più profondo, insieme a narrazioni di alta qualità in questa categoria così amata.
Dragon Age The Veilguard ha avuto un lancio di qualità e ha ricevuto buone recensioni dalla stampa e da chi l'ha giocato; tuttavia, non ha risuonato con un pubblico abbastanza vasto in questo mercato altamente competitivo».
In altre parole, secondo il parere del CEO, i fan di Dragon Age avrebbero preferito un'esperienza live-service, che avrebbe aiutato ad attirare anche altri utenti. Non ritengo sia necessario fare ulteriori commenti riguardo questa affermazione.
Per contestualizzare il tutto, vale la pena di aggiungere che stando ai report sullo sviluppo, Dragon Age The Veilguard fosse stato inizialmente ideato per essere proprio un live-service, salvo poi esserci stato un ripensamento durante le fasi finali della produzione. Evidentemente, oggi EA ritiene che questa decisione sia stata un errore.
Personalmente mi limito solo ad aggiungere che questa linea di pensiero non fa promettere affatto bene per il prossimo capitolo di Mass Effect, che dopo 4 anni dall'annuncio tra l'altro è ancora in pre-produzione. In ogni caso non mi sembra che siano state apprese le lezioni giuste, ma spero come sempre di sbagliarmi.