I fan di Dragon Age in questi giorni hanno visto riaccendersi la speranza di un ritorno dei primi capitoli della serie.
Con l’arrivo del nuovo Dragon Age: The Veilguard (che trovate su Amazon), molti si sono chiesti: perché non avere una remaster dei primi tre giochi, come è successo con Mass Effect Legendary Edition? Ma le cose, pare, non saranno così semplici.
Certo, il nuovo capitolo sta anche facendo discutere per i motivi sbagliati, ma nulla toglie che i fan possano apprezzare i primi episodi.
John Epler, direttore creativo di The Veilguard, ha recentemente parlato con Rolling Stone (via The Gamer) della possibilità di una trilogia rimasterizzata di Dragon Age.
Il desiderio di portare ai giorni nostri i classici Dragon Age: Origins, Dragon Age II e Dragon Age: Inquisition c’è, ma c’è anche la consapevolezza che non sarà una passeggiata.
«Credo di essere uno dei pochi rimasti in BioWare a conoscere ancora il motore Eclipse», ha dichiarato Epler, sottolineando come la complessità tecnica di un progetto simile sia ben più alta rispetto a quella di Mass Effect.
Perché? Semplice. I primi due capitoli della saga, Origins e Dragon Age II, furono realizzati con il motore grafico Eclipse, mentre da Inquisition in poi si è passati al Frostbite, ben più potente e versatile.
Questo cambio di tecnologia significa che non è solo una questione di aggiornare texture o risoluzioni: si parla di dover ricostruire gran parte dei giochi dalle fondamenta, un’impresa che richiederebbe anni e investimenti non indifferenti.
Eppure, l’interesse del pubblico non manca. Anzi, lanciato il nuovo capitolo The Veilguard, molti fan e nuovi giocatori vorrebbero riscoprire il fascino originale di Dragon Age.
Eppure, BioWare invita alla cautela: «Mai dire mai», commenta Epler, ma senza illudere il pubblico con promesse vuote.
Tornando a parlare di Dragon Age: The Veilguard, avete letto che c'è un dettaglio che ai fan proprio non va giù?