Dragon Age: Origins torna alla ribalta, ma c'è un perché

Dopo il lancio di Dragon Age: The Veilguard, il vecchio Dragon Age: Origins ha registrato un aumento del 76% dei giocatori su Steam.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Dragon Age: Origins sembra stare godendo di una seconda vita su Steam, grazie al successo del nuovo capitolo della serie uscito da poche settimane. 

The Veilguard, lanciato su Steam (e che trovate su Amazon in versione console), sta richiamando l’attenzione di vecchi e nuovi fan, che vedono nel titolo un tributo alla saga e alla sua lore. 

Questo improvviso incremento di interesse per Dragon Age: Origins su Steam riporta sotto i riflettori un titolo che, nonostante i suoi 15 anni di vita, ha lasciato una traccia indelebile nel genere RPG, come riportato anche da The Gamer.

Dopo il lancio di Dragon Age: The Veilguard, infatti, Origins ha registrato un aumento del 76% dei giocatori su Steam, raggiungendo un picco di 2.642 giocatori contemporanei.

Si tratta di un traguardo impressionante, che supera anche il lancio del 2010, che aveva visto il gioco raggiungere 2.278 giocatori.

Va detto in ogni caso che Dragon Age 2 è andato meglio nel periodo precedente al lancio di The Veilguard.

Tra il mese di giugno e agosto il gioco ha superato regolarmente i 1.000 giocatori, segnando il picco massimo con 1.421 giocatori, ma negli ultimi 30 giorni è sceso a 698 giocatori.

Il legame tra Dragon Age: Origins e The Veilguard non è solo narrativo: il nuovo gioco si pone come un successore spirituale del capolavoro Bioware, offrendo meccaniche ispirate a quelle dell’originale e attingendo a piene mani dal suo universo.

Tuttavia, The Veilguard non è legato ufficialmente alla serie, anche se il suo mondo, fatto di guerre, magia e un fitto sistema politico, evoca fortemente le atmosfere di Thedas, con una trama che ruota intorno a conflitti epici e a un’ambientazione ricca di dettagli, anche se il gioco non è proprio il massimo.

Questo picco di interesse potrebbe portare BioWare a prendere in considerazione un eventuale remake o un remaster di Dragon Age: Origins.

Con il mercato videoludico sempre più incline a riportare in auge i classici, un restauro di Dragon Age potrebbe essere un investimento proficuo, anche se al momento non se ne parla.

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