Le IA sono sempre al centro delle discussioni del mondo dell'intrattenimento e del tech in generale, e Netflix sembra che voglia puntare proprio sulle intelligenze artificiali per la sezione videogiochi.
Come riporta Wccftech, Netflix sta investendo nell'intelligenza artificiale generativa. Questo dovrebbe presumibilmente «accelerare la velocità di sviluppo e sbloccare esperienze di gioco davvero innovative che sorprenderanno, delizieranno e ispireranno i giocatori», per citare le dichiarazioni dell'azienda.
Questa dichiarazione arriva con un tempismo decisamente grottesco, visto che giusto qualche settimana fa era stato chiuso lo studio AAA dopo meno di 2 anni.
Il team che è stato chiuso, con relativi licenzaimenti, era davvero importante perché tra le sue personalità di maggior rilievo includeva anche Rafael Grassetti, art director di God of War (lo trovate su Amazon), Joseph Staten, creative lead della serie Halo e Chacko Sonny, executive producer di Overwatch.
Mike Verdu, ora Vice Presidente per il GenAI for Games di Netflix, ha condiviso su LinkedIn il suo entusiasmo per la nuova opportunità, paragonando questa fase a quella degli anni ’90, quando il lancio di nuovi giochi ridefiniva continuamente ciò che era possibile fare.
Secondo Verdu, Netflix si troverebbe ora in un periodo di potenziale illimitato e di rapida innovazione, promettendo sorprese frequenti per i giocatori.
Parlando dei licenziamenti di cui sopra, Verdu ha precisato che i cambiamenti nella divisione giochi di Netflix facevano parte di una "transizione pianificata" e ha insistito su una visione di AI “creator-first”, in cui l’intelligenza artificiale diventa un acceleratore, non un sostituto della creatività umana.
I videogiochi su Netflix non hanno avuto mai un grande successo, anzi, e la speranza è che almeno questa iniziativa possa riportare la divisione ad essere un elemento utile all'interno della strategia.
Parlando di IA, invece, Nintendo sembra aver preso una strategia completamente diversa. Per combattere il fuoco con il fuoco, infatti, è la stessa azienda a usare le intelligenze artificiali.