La strategia di Netflix Games sta subendo un terremoto silenzioso, con un cambio di guardia ai vertici che lascia intravedere un ripensamento delle ambizioni videoludiche del colosso dello streaming.
Mike Verdu, il dirigente che appena tre anni fa era stato reclutato per guidare la rivoluzione interattiva di Netflix, ha definitivamente abbandonato l'azienda, come confermato da un rappresentante della compagnia al giornalista Stephen Totilo (tramite VGC).
L'uscita di scena di Verdu, che già lo scorso anno aveva ridimensionato il proprio ruolo passando a occuparsi di intelligenza artificiale generativa applicata ai videogiochi, segna simbolicamente la fine di una fase espansionistica che sembra aver subito una brusca frenata.
L'idea era quella di «accelerare la velocità di sviluppo e sbloccare esperienze di gioco davvero innovative che sorprenderanno, delizieranno e ispireranno i giocatori», ma è andata decisamente in senso contrario.
Sotto la nuova leadership, Netflix ha avviato una profonda ristrutturazione della sua strategia videoludica. La mossa più eclatante è stata la chiusura del suo studio tripla A, denominato Team Blue, nonostante negli anni precedenti l'azienda avesse investito nell'acquisizione di talenti di primo piano provenienti dall'industria.
Tra i nomi illustri che avevano scelto Netflix figuravano Chacko Sonny, ex produttore esecutivo di Overwatch, Joseph Staten, veterano della serie Halo, e Raf Grassetti, ex direttore artistico di Sony Santa Monica. Tutti e tre hanno lasciato l'azienda in seguito alla chiusura dello studio, segnalando un drastico cambio di rotta nelle ambizioni produttive.
Il ridimensionamento non si è limitato allo sviluppo interno. Netflix ha eliminato quasi tutti i suoi contenuti interattivi, rimuovendo ben 20 dei 24 speciali basati su storie ramificate in cui gli spettatori potevano prendere decisioni per influenzare lo sviluppo narrativo. Questi prodotti rappresentavano il primo passo della piattaforma verso l'interattività, un ponte tra l'esperienza passiva dello streaming e quella attiva del gaming.
Anche Night School Studio, il team di sviluppo noto principalmente per i giochi Oxenfree e prima acquisizione di Netflix nel settore videoludico, ha subito licenziamenti significativi il mese scorso. Questo studio, acquisito nel 2021, rappresentava l'inizio della strategia di Netflix di creare un portfolio di sviluppatori interni dedicati alla creazione di contenuti esclusivi.
Difficile immaginare un futuro sereno per Netflix Games, dopo che sono stati cancellati anche altri titoli in produzione. Vedremo cosa ci dirà il tempo.