DOOM: The Dark Ages ha stupito un po' tutti con il suo setting medievale, che però è stata una scelta precisa da parte di idSoftware per creare un contesto più brutale influenzato anche da... Batman.
In una recente intervista (tramite Gamingbolt) il director Hugo Martin ha spiegato che idSoftware ha deciso di esplorare questo setting per rendere l’esperienza più cupa e sinistra, permettendo ai giocatori di utilizzare strumenti di distruzione ancora più brutali.
Le armi del prossimo capitolo dell'amata saga di shooter prenderanno spunto anche dagli strumenti di tortura dell'epoca, per esempio. Come la Rail Spike citata dallo stesso Martin, che è letteralmente «un'arma pensata per spezzare le ossa».
«Quando pensi al medioevo e al dark fantasy, ti vengono in mente dispositivi di tortura, corde, catene e punte», aggiunge Martin parlando del design di DOOM: The Dark Ages.
Questo approccio ancora più brutale di DOOM, non che prima fosse un gioco per famiglie, è riversato anche nel Doom Slayer, il protagonista della saga. Martin rivela infatti un curioso riferimento proprio nella creazione di questa nuova incarnazione del protagonista.
Il Batman di Frank Miller, protagonista dell'iconica storia "Il Ritorno del Cavaliere Oscuro" che ha plasmato una generazione di autori e artisti:
«Il mio fumetto preferito in assoluto, che, grande sorpresa, penso sia il fumetto preferito di molte persone, è The Dark Knight di Frank Miller. Ha mostrato una rappresentazione di Batman che era enorme. Era incredibile. Era potente. Sembrava un carro armato. Tutto nel suo arsenale è potente. Sembrava semplicemente fantastico, e mi ha fatto pensare: "Mi piacerebbe fare uno slayer così", uno Slayer più pesante e potente.»
Con queste premesse non vediamo l'ora di mettere le mani su DOOM: The Dark Ages arriverà su PC, PS5 e Xbox Series X|S il 15 maggio, e a quanto pare ci giocheremo moltissimo grazie a una campagna davvero importante.
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