Christophe Carrier, di Arkane
, ha svelato che inizialmente Dishonored
poteva contare su meccaniche stealth molto simili a quelle di Thief, e che solo successivamente il team ha deciso di rimettersi al lavoro su questo aspetto del gioco, per diversi motivi.“Siamo dei veri fan di Thief“
ha spiegato Carrier, “la luce è estremamente importante in Thief. All’inizio, cercammo di rendere anche noi la stessa atmosfera: sfruttare le luci, e sfruttare le ombre. Ma ci siamo resi conto che anche se sei nell’ombra, quando sei di fronte ad un NPC non è realistico [che non ti veda, ndr], dobbiamo ammetterlo. Nel mondo reale non funziona così. Noi siamo abbastanza perfezionisti, volevamo che funzionasse come in Thief, ma in maniera molto realistica. Siamo impazziti con questi due punti fermi, ed abbiamo deciso di eliminare l’aspetto luce/ombra perché era troppo complesso riuscire ad inserire nel gioco entrambe le cose.”C’è un anche un altro motivo per cui Arkane ha optato per un mondo prevalentemente illuminato, come ha spiegato Dinga Bakaba
, game designer e associate producer del gioco: “vi sarete accorti che i nostri artisti sono praticamente andati fuori di testa per creare un mondo ricco di dettagli ed il più interessante possibile. Sarebbe stato abbastanza contraddittorio andare poi a ricoprirlo di ombre, in mezzo alle quali non sarebbe stato possibile vedere bene.”