Final Fantasy VII Rebirth è stato a lungo atteso e altrettanto discusso, forse, ma secondo il director Naoki Hamaguchi si poteva fare di meglio almeno per quanto riguarda i trofei di Platino.
Il secondo capitolo della trilogia remake di Final Fantasy VII non è stato neanche un fenomeno dal punto di vista delle vendite, e Hamaguchi inizia a riflettere su quello che sarà il futuro del progetto.
Come riporta The Gamer, il director di Final Fantasy VII Rebirth ha ammesso di non essere soddisfatto di come i giocatori possono raccogliere il prestigioso trofeo su console PlayStation.
«C'è un'altra cosa in realtà, che posso dire essere stata un errore da parte mia», ha spiegato Hamaguchi in una recente intervista:
«Qualcosa per cui mi sono già scusato e che sicuramente non farò di nuovo, ovvero quanto ho reso difficile ottenere il Trofeo di Platino. State certi che ho imparato da questa esperienza e in futuro non renderò i Trofei di Platino così difficili.»
Il trofeo di Platino di Final Fantasy VII Rebirth è legato infatti alle attività aggiuntive richieste.
Tra queste, completare tutte le simulazioni di combattimento di Chadley o donare ogni possibile oggetto al tesoro di Johnny sono compiti che molti giocatori trovano troppo onerosi. Solo il 13% circa dei giocatori è riuscito a sbloccare il trofeo, un dato che evidenzia il livello di difficoltà.
Quindi, dalle dichiarazioni di Hamaguchi, possiamo aspettarci che Final Fantasy VII Remake Part 3 avrà un'esperienza di gioco più bilanciata e meno incentrata sull'eccessivo numero di minigiochi. Il titolo è già in produzione, per altro, e a questo punto possiamo immaginare che Square Enix abbia fatto tesoro di questi feedback.
Tuttavia Final Fantasy VII Rebirth (che trovate su Amazon) si è preso almeno qualche rivincita per quanto i premi. Ai Golden Joystick Awards 2024 il titolo ha infatti vinto in molte categorie: ecco tutti i vincitori.