Dipendenti Ubisoft avviano uno sciopero senza precedenti: «Decisione piuttosto ingiusta»

Dopo il return to office forzato, Ubisoft si ritrova ad affrontare uno sciopero massiccio dei propri dipendenti per la decisione presa.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Il 2024 sarà l'anno di Ubisoft in quanto a negatività perché, dopo tutto quello che è successo in questi giorni, i dipendenti dell'azienda hanno avviato uno sciopero dopo la decisione del publisher di applicare l'ormai rituale "return to office".

Ubisoft Montreal, legata alle IP di Ubisoft come Assassin's Creed (trovate Valhalla su Amazon al miglior prezzo), era stata tra le prime sedi ad aver costretto gli sviluppatori a tornare a lavorare in ufficio dopo anni di smart working, durante lo scorso anno.

Una scelta che porto i dipendenti su tutte le furie all'epoca, visto che molti si erano risistemati, anche con famiglie a carico, proprio per continuare l'attività anche da remoto. Tra una situazione lavorativa rumorosa, aumenti delle spese dovuti agli spostamenti e mancanza di attrezzature o alloggi adatti, la rabbia degli sviluppatori montò velocemente.

Molti dipendenti sostennero che questo fosse un modo subdolo da parte di Ubisoft per fare mobbing e "istigare" dei licenziamenti da parte degli sviluppatori.

Ora, dopo che il return to office è stato confermato e non ritrattato, i dipendenti di Ubisoft hanno deciso di scioperare (Forbes FR).

I dipendenti di Ubisoft sciopereranno per protestare contro la fine del telelavoro negli studi di Parigi, Lione, Montpellier e Annecy.

Si tratta di uno sciopero senza precedenti in cui i dipendenti sono chiamati a interrompere il lavoro per tre giorni a partire da oggi, per protestare contro la fine del telelavoro e il ritorno in ufficio annunciato dall'azienda. L'appello è stato trasmesso da diversi sindacati, che denunciano una decisione presa senza consultazione.

Ubisoft vuole che i suoi 4.000 dipendenti francesi tornino in ufficio per almeno tre giorni alla settimana. Marc Rutschlé, delegato del sindacato Solidaires informatique, respinge questa misura:

«È una decisione piuttosto ingiusta. Si torna indietro su un diritto che i dipendenti hanno acquisito di recente. Nel frattempo, abbiamo colleghi che si sono trasferiti, hanno comprato casa... Come faranno a tornare tre giorni alla settimana? Abbiamo anche colleghi che telelavorano per motivi di salute. Ci sono mille motivi, e sono tutti validi.»

Ubisoft, in un'e-mail inviata ai dipendenti, ha giustificato la decisione dicendo che «la creatività è stimolata dall'interazione interpersonale, dalle conversazioni informali e dalla collaborazione intorno allo stesso tavolo».

Vedremo come si risolverà questo stallo tra azienda e dipendenti, mentre Ubisoft si ritrova a dover affrontare crisi di ogni tipo da mesi, ormai.

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